La Nuova Sardegna

Sassari

«Fateci lavorare in piazzale Segni»

di Nadia Cossu
«Fateci lavorare in piazzale Segni»

La protesta di 110 ambulanti: non ci sposteremo in altre zone, il sindaco ci ascolti

26 maggio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Manifesteranno a oltranza, e dalla prossima settimana non solo con un sit in “statico” ma con un vero e proprio corteo. Andranno avanti almeno fino a quando qualcuno non dirà loro che quel progetto presentato in Comune può andare. Che a tutti e 110 sarà data la possibilità di piazzare le postazioni in piazzale Segni.

Gli ambulanti si sono ritrovati ieri mattina al Quadrato – nel giorno che storicamente viene dedicato al mercatino – per manifestare tutta la loro disapprovazione verso la “soluzione” che il sindaco di Sassari avrebbe individuato per consentire loro di continuare a lavorare, ossia suddividerli in quattro diverse zone della città: 80 in piazzale Segni e gli altri sparsi tra via Venezia, via Pirandello e in viale Umberto, nell’area dell’ex mercato.

«Così ci troncheranno definitivamente le gambe – spiega Maria Maddalena Battino, segretaria regionale dell’Ana (associazione nazionale ambulanti) – In alcuni di questi posti non è consentito nemmeno il mezzo di lavoro, quindi dovremmo trasportare a mano attrezzi e merci per lo scarico e il ricarico di fine giornata. Al disagio si unirebbe la fatica. Oltretutto le persone sono abituate a trovarci tutti insieme il lunedì in piazzale Segni, non verrebbero lì».

Il prospetto con le linee guida che è stato presentato in Comune – «agli assessori, perché il sindaco per ben cinque volte non si è presentato» precisa la Battino – tiene conto di tutte le regole imposte per garantire il distanziamento sociale. «Abbiamo pensato a tutto, abbiamo misurato gli spazi e ideato un sistema di contingentamento perfettamente sicuro. Pensavamo fosse tutto a posto, e invece ecco arrivare l’ordinanza del sindaco con le nuove disposizioni. Per noi inaccettabili».

La segretaria Battino, che si è fatta portavoce dei 110 ambulanti, ha anche contestato la scarsa considerazione mostrata in particolare dal primo cittadino: «Ci siamo incontrati con alcuni assessori per ben cinque volte, l’ultima soluzione che abbiamo proposto era piaciuta. Poi, come una doccia gelida, è arrivata l’ordinanza». Alla notizia della manifestazione organizzata per ieri mattina, gli ambulanti sono stati convocati in Comune: «Sì, ci hanno contattato domenica sera per proporci un incontro ieri alle 6 del mattino. Al nostro rifiuto lo hanno posticipato alle 11, a loro dire per trovare un punto di incontro. Ancora una volta il sindaco non si è presentato. In serata avrebbero dovuto farci sapere qualcosa e invece silenzio assoluto. Nessuno si è fatto sentire».



In Primo Piano
L’incidente

Scontro frontale sulla Sassari-Olbia, cinque feriti in codice rosso

Le nostre iniziative