La Nuova Sardegna

Sassari

Un organo per il Canepa di Sassari: il dono di una benefattrice che chiede l'anonimato

Il presidente del conservatorio di Sassari Ivano Iai
Il presidente del conservatorio di Sassari Ivano Iai

La signora si è decisa a compiere il gesto quando ha saputo che il conservatorio sassarese era l'unico in Italia a non avere questo strumento

26 maggio 2020
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SASSARI. Un organo elettronico perché gli allievi possano esercitarsi senza peregrinare tra le chiese cittadine. Lo ha donato un'anonima benefattrice al conservatorio musicale Luigi Canepa di Sassari. In seguito ai tagli dei finanziamenti per le istituzioni di alta formazione, il presidente Ivano Iai aveva lamentato di dover rinunciare anche quest'anno all'acquisto degli strumenti. Parte del problema lo ha risolto la misteriosa signora, che ha regalato al Canepa un organo risalente agli anni Settanta, ma a una condizione: che le sia garantito l'assoluta segretezza sul suo nome.

«Ho deciso quando ho saputo che quello di Sassari è l'unico conservatorio italiano senza un organo, e che a causa dei tagli non l'avrebbe potuto acquistare neanche quest'anno - racconta la donatrice - Ho quest'organo da 21 anni, è un regalo del mio padre adottivo e sono molto legata a questo maestoso oggetto, che mi ha sempre fatto compagnia con la sua presenza rassicurante. Non lo avrei mai venduto, a nessun prezzo, ma da tempo desideravo donarlo per farlo rinascere a qualcuno che potesse suonarlo. Questa è davvero l'occasione perfetta, l'organo non poteva trovare una collocazione migliore, non vedo l'ora di assistere a un concerto in cui gli studenti del conservatorio suoneranno l'organo e ci faranno sentire ancora la sua bellissima voce». Superata l'emergenza, l'operazione sarà formalizzata e lo strumento sarà collocato in un'aula dell'istituto.

«È una donazione di cui i nostri studenti avevano così bisogno e ha un altissimo valore simbolico - commenta il presidente del conservatorio -. Esiste ancora l'altruismo, quella forma di generosità che nasce dal cuore e non chiede niente in cambio. Questo bel gesto non basta però a far raggiungere al Canepa la sicurezza finanziaria sufficiente per far fronte ai tanti progetti artistici e musicali programmati per l'anno accademico in corso». Un modo per dire che «il conservatorio è sin d'ora riconoscente verso chiunque vorrà sostenere le sue attività statutarie, nell'esclusivo interesse della migliore qualità dell'offerta formativa». (Ansa).

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