La Nuova Sardegna

Sassari

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Fame e lavoro nel quinto volume dei “Quaderni Ozieresi”

OZIERI. Sarà disponibile nelle librerie da venerdì prossimo il quinto volume dei Quaderni Ozieresi, pubblicazione curata dal professor Titino Bacciu dedicata a pagine di storia, cultura, ambiente,...

27 maggio 2020
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OZIERI. Sarà disponibile nelle librerie da venerdì prossimo il quinto volume dei Quaderni Ozieresi, pubblicazione curata dal professor Titino Bacciu dedicata a pagine di storia, cultura, ambiente, società di Ozieri.

Il titolo è “Pane terra e libertà” e il tema trattato è quello della situazione sociale e lavorativa di Ozieri dall’anno 1944 all’anno 1954 con la ricostruzione di due fatti cruciali accaduti in quel periodo: la sommossa per il pane dei primi giorni del gennaio 1944 e la nascita della cooperativa “La Popolare” nel 1945.

«Il primo evento – spiega Bacciu – sono i moti durante i quali i cittadini esasperati per la carestia e la fame andarono a procurarsi il cibo forzando le case di possessori di grano e di altri generi alimentari. Il secondo è la nascita della cooperativa che riunì numerosi braccianti e che, avvalendosi dei cosiddetti decreti Gullo, chiese e ottenne la concessione di terreni per la coltivazione del grano. La cooperativa, dotata di mezzi meccanici all’avanguardia per il periodo, incontrò numerosissimi ostacoli da parte dei proprietari terrieri che sfociarono anche in arresti di massa». Due eventi collegati, e seguiti da altri accadimenti strettamente connessi, come l’arresto e la successiva condanna di una trentina di braccianti dopo il cosiddetto “sciopero al rovescio” del 1950, e quello, più ricordato, della Pasquetta del 1954 che vide in manette anche “il condottiero delle cooperative” (come lo definì La Nuova Sardegna) Giovanni Polo detto Brochittolu e il quattordicenne Bachisio Saba, che poi fu l’unico assolto.

Nel volumetto ampio spazio è dedicato anche al ruolo delle donne che, come racconta l’autore, «riuscirono a costituire una forma di vita basata sulla solidarietà e sul reciproco aiuto: su pinnetu sociale».

Una lettura sicuramente interessante che fotografa vicende forse un po’ dimenticate, ricostruite da Bacciu grazie a documenti provenienti dagli archivi del Comune di Ozieri e della Nuova Sardegna e dall’Archivio di Stato ma anche tramite testimonianze di chi visse in quegli anni. Il quaderno è corredato da disegni del pittore Nino Marceddu e da brani di poesie di Barore Chessa. (b.m.)

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