Un boschetto usato come discarica
A Borutta carico di rifiuti abbandonato vicino all’abbazia, l’ira del sindaco Arru
27 maggio 2020
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BORUTTA. È già caccia ai responsabili dell’abbandono di un carico di rifiuti nell’area sosta del boschetto a pochissimi chilometri dal centro abitato di Borutta, in prossimità del bivio per San Pietro di Sorres in località “Mesu e Giaga”.
Lo scarico di materiale, presumibilmente compiuto durante le ore notturne, è stato scoperto nelle prime ore del mattino di ieri. A notare la presenza di un consistente numero di buste nere e altri rifiuti, sono stati gli operatoti ecologici, che si occupano dello smaltimento dei rifiuti nell’Unione dei Comuni del Meilogu.
Al termine del turno di ritiro giornaliero porta-porta all’interno del paese gli operatori si sono resi conto dell’enorme quantitativo di buste di rifiuti abbandonati proprio al centro del piazzale del boschetto, dove a pochi passi è situato un chiosco ed alcune panchine per la sosta dei visitatori del Monastero di San Pietro di Sorres.
L’atto, che configura un illecito perseguibile legalmente, ha fatto scaturire la rabbia del primo cittadino: «Il gesto ci colpisce profondamente – spiega Silvano Arru –, per una serie di motivazioni, in primo luogo perché per noi boruttesi il boschetto rappresenta un’area quasi “sacra” dato che proprio lì da ottant’anni a questa parte vengono piantumati degli alberi per ciascun abitante di Borutta e perché è stata realizzata proprio per l’accoglienza dei numerosi visitatori dell’abbazia di Sorres, sito di fondamentale importanza per il nostro paese».
«Quest’anno – prosegue Arru– avevamo provveduto in anticipo alla pulizia dell’area per consentire ai nostri concittadini e ai visitatori, al termine del lock down, di poter effettuare delle passeggiate e ritrovare una discarica è proprio incivile».
Dopo la segnalazione sul luogo è intervenuta la polizia locale che, in collaborazione con il Corpo Forestale, in queste ore sta procedendo allo svolgimento degli opportuni accertamenti per l’identificazione dei colpevoli.
Daniela Deriu
Lo scarico di materiale, presumibilmente compiuto durante le ore notturne, è stato scoperto nelle prime ore del mattino di ieri. A notare la presenza di un consistente numero di buste nere e altri rifiuti, sono stati gli operatoti ecologici, che si occupano dello smaltimento dei rifiuti nell’Unione dei Comuni del Meilogu.
Al termine del turno di ritiro giornaliero porta-porta all’interno del paese gli operatori si sono resi conto dell’enorme quantitativo di buste di rifiuti abbandonati proprio al centro del piazzale del boschetto, dove a pochi passi è situato un chiosco ed alcune panchine per la sosta dei visitatori del Monastero di San Pietro di Sorres.
L’atto, che configura un illecito perseguibile legalmente, ha fatto scaturire la rabbia del primo cittadino: «Il gesto ci colpisce profondamente – spiega Silvano Arru –, per una serie di motivazioni, in primo luogo perché per noi boruttesi il boschetto rappresenta un’area quasi “sacra” dato che proprio lì da ottant’anni a questa parte vengono piantumati degli alberi per ciascun abitante di Borutta e perché è stata realizzata proprio per l’accoglienza dei numerosi visitatori dell’abbazia di Sorres, sito di fondamentale importanza per il nostro paese».
«Quest’anno – prosegue Arru– avevamo provveduto in anticipo alla pulizia dell’area per consentire ai nostri concittadini e ai visitatori, al termine del lock down, di poter effettuare delle passeggiate e ritrovare una discarica è proprio incivile».
Dopo la segnalazione sul luogo è intervenuta la polizia locale che, in collaborazione con il Corpo Forestale, in queste ore sta procedendo allo svolgimento degli opportuni accertamenti per l’identificazione dei colpevoli.
Daniela Deriu
