La Nuova Sardegna

Sassari

Confartigianato: «I Comuni aiutino le imprese»

di Barbara Mastino
Confartigianato: «I Comuni aiutino le imprese»

Il responsabile dell’associazione si appella alle amministrazioni affinché sostengano le attività locali

30 maggio 2020
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BONO. Un aiuto dai Comuni alle imprese del Goceano. A invocarlo è il responsabile della Confartigianato territoriale Roberto Nieddu, che si appella alle amministrazioni affinché sostengano il tessuto produttivo locale utilizzando le somme erogate a ciascun Comune dalla Comunità Montana per fronteggiare l’emergenza epidemiologica. I fondi assegnati dall’ente, dice Nieddu, non hanno vincoli di destinazione, e quindi i Comuni possono decidere come utilizzarli. «Ad oggi – dice – solo qualche amministrazione ha impegnato la spesa e non tutti i soldi sono stati utilizzati per il sostegno alle attività penalizzate, anzi una parte delle somme sono state utilizzate per le spese del personale dipendente. Altri Comuni non hanno ancora programmato la spesa e non si capisce cosa aspettino dato che la situazione economica nel territorio è al collasso». A questi ultimi in particolare si rivolge Nieddu, secondo il quale «il finanziamento andrebbe interamente impegnato dai Comuni per sostenere le attività artigianali e commerciali che a causa della serrata imposta dal Governo sono state costrette ad abbassare le serrande per diversi mesi mentre i costi di gestione (tasse locali e nazionali, affitti, bollette, mutui eccetera) sono rimasti invariati». In un territorio come il Goceano che «soffre come molte aree dell’interno il fenomeno dello spopolamento e smantellamento del misero tessuto produttivo superstite», dice Nieddu, è il momento di mettere da parte le esitazioni, che in questo momento sono a suo parere addirittura «oltraggiose». «Sarebbe ora – dice – che gli amministratori del nostro territorio guardino al settore dell’artigianato e del piccolo commercio con lo stesso interesse che rivolgono al verde pubblico e ad altre questioni che gli stanno tanto a cuore. Se l’economia muore, i nostri centri sono destinati a scomparire e allora non ci sarà più niente da amministrare».

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