La Nuova Sardegna

Sassari

Primi visitatori nel parco dell’Asinara

Primi visitatori nel parco dell’Asinara

La maggior parte dei turisti sceglie il traghetto, poi sull’isola decide in autonomia

30 maggio 2020
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PORTO TORRES. Il Parco Nazionale dell’Asinara accoglie finalmente i primi visitatori dopo il lockdown imposto dall’emergenza covid19. Sono arrivati sull’isola parco a piedi e in bicicletta e hanno cominciato a frequentare i numerosi sentieri attrezzati. Naturalmente dall’Ente Parco raccomanda la massima responsabilità in questa fase 2 e soprattutto il rispetto delle disposizioni normative dei Dpcm e delle ordinanze regionali.

Le escursioni in bicicletta e a piedi sono quindi consentite rispettando la distanza interpersonale ed evitando gli assembramenti. Prosegue intanto anche il lavoro di organizzazione degli approdi dell’isola, per gestire in sicurezza il massimo flusso turistico atteso per i mesi di luglio e di agosto con la predisposizione di un vero e proprio piano operativo di sicurezza. Ma già oggi l’Asinara è visitata e l’escursione ripaga ampiamente nonostante qualche restrizione: la natura si presenta nel suo aspetto più spettacolare, sia per le fioriture della flora e sia per le numerose nascite delle diverse specie di animali presenti.

La maggior parte dei visitatori arriva grazie al traghetto della linea pubblica in partenza da Porto Torres per Cala Reale. Una volta sbarcati, è possibile affrontare alcuni sentieri verso sud e verso nord alla scoperta delle tracce umane antiche e recenti, immersi in una natura incontaminata. Risalendo la strada cementata verso il piccolo nucleo della Reale, inoltre, si può raggiungere il complesso di Campo Faro: un piccolo insediamento carcerario costituito da edifici all’interno di una cerchia muraria, nei cui pressi è localizzato il Cimitero degli Italiani. Il sentiero giunge sino a Campu Perdu, diramazione penitenziaria sorta come colonia penale a vocazione agricola e oggetto di un importante progetto di riqualificazione già finanziato. L’edificio più importante è il carcere quadrangolare, con celle e spazi comuni disposti sui tre lati della cinta muraria. Di fronte si trova la ex caserma degli agenti, un grosso edificio ad un piano.

Un altro itinerario che parte da Cala Reale verso est, comprende invece le strutture della Stazione sanitaria marittima.

Continuando verso nord si può seguire un sentiero lungo la costa che porta, passando a pochi metri dal mare, fino a Cala d’Oliva e alla splendida spiaggia di Cala Sabina. (g.m.)

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