Tergu, rivitalizzate le statue in trachite della Via Crucis
TERGU. Le aveva scolpite in occasione del Giubileo del 2000, una per una, in occasione trascorrendo interi mesi sul posto, scegliendo la trachite migliore e plasmandola con particolare trasporto,...
30 maggio 2020
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TERGU. Le aveva scolpite in occasione del Giubileo del 2000, una per una, in occasione trascorrendo interi mesi sul posto, scegliendo la trachite migliore e plasmandola con particolare trasporto, mettendo nei colpi del suo scalpello talento, forza e cuore.
La gigantesca Via Crucis che sorge lungo il viale dei Benedettini, la strada centrale di Tergu, composta da quindici sculture in trachite rosa, venne scolpita dallo scultore Stefano Chessa che volle rappresentare le drammatiche fasi della Passione e Morte di Cristo raccontate nelle 15 stazioni della via Crucis.
Una grandiosa rappresentazione plastica unica nel suo genere almeno in Sardegna, che venne inaugurata durante una toccante cerimonia dalla sindaca di allora Rina Ruzza alla presenza delle autorità ecclesiastiche, politiche e militari del territorio.
Durante questi vent’anni però la trachite ha subito le alterazioni causate dal tempo e dalle intemperie e la bellezza delle grandi sculture appariva ormai scolorita. Stefano Chessa ha voluto perciò intervenire restaurando e “rivitalizzando” la pietra di ognuna delle grandi quadri scultorei. Gratuitamente, senza chiedere niente in cambio, come farebbe un buon padre per le sue creature.
Ed ora la bella Via Crucis di Tergu è tornata a risplendere e a lanciare il suo importante messaggio a quanti attraversano il lungo viale che porta alla basilica medievale di Santa Maria.
Un gesto di grande generosità e di affetto da parte dello scultore che è stato molto apprezzato dal sindaco Gianfranco Satta, dall’amministrazione comunale, dal parroco del paese don Giampaolo Raffatellu e ovviamente dall’intera comunità.
Mauro Tedde
La gigantesca Via Crucis che sorge lungo il viale dei Benedettini, la strada centrale di Tergu, composta da quindici sculture in trachite rosa, venne scolpita dallo scultore Stefano Chessa che volle rappresentare le drammatiche fasi della Passione e Morte di Cristo raccontate nelle 15 stazioni della via Crucis.
Una grandiosa rappresentazione plastica unica nel suo genere almeno in Sardegna, che venne inaugurata durante una toccante cerimonia dalla sindaca di allora Rina Ruzza alla presenza delle autorità ecclesiastiche, politiche e militari del territorio.
Durante questi vent’anni però la trachite ha subito le alterazioni causate dal tempo e dalle intemperie e la bellezza delle grandi sculture appariva ormai scolorita. Stefano Chessa ha voluto perciò intervenire restaurando e “rivitalizzando” la pietra di ognuna delle grandi quadri scultorei. Gratuitamente, senza chiedere niente in cambio, come farebbe un buon padre per le sue creature.
Ed ora la bella Via Crucis di Tergu è tornata a risplendere e a lanciare il suo importante messaggio a quanti attraversano il lungo viale che porta alla basilica medievale di Santa Maria.
Un gesto di grande generosità e di affetto da parte dello scultore che è stato molto apprezzato dal sindaco Gianfranco Satta, dall’amministrazione comunale, dal parroco del paese don Giampaolo Raffatellu e ovviamente dall’intera comunità.
Mauro Tedde
