La Nuova Sardegna

Sassari

Un pronto soccorso da 6 milioni

di Roberto Sanna
Un pronto soccorso da 6 milioni

Oltre duemila aziende hanno chiesto alla Camera di commercio i voucher per la ripartenza

01 giugno 2020
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SASSARI. Un pronto soccorso da sei milioni di euro che darà un piccolo respiro a oltre duemila aziende del Nord Sardegna. I voucher per la ripartenza della Camera di commercio stanno funzionando, tanto che la data di chiusura del bando è stata anticipata al 10 giugno. Fino a questo momento le domande sono state quasi 2500 e il sistema messo a punto dai vertici della Camera ha fatto in modo che si creasse l’imbuto, temutissimo, di un click-day: il flusso delle richieste, partito a ritmi sostenuti con quasi cento invii al giorno nella prima settimana, ha subìto un veloce rallentamento negli ultimi giorni e così la giunta camerale, nell’ultima riunione di giovedì scorso, ha deciso di anticipare la “deadline” prevista inizialmente per fine giugno per potersi dedicare a una più veloce erogazione del contributo.

«Immaginavamo che ci sarebbe stata una grande richiesta – dice il presidente Gavino Sini –. Il nostro bando ha lo scopo di sostenere le nostre imprese con un concreto seppur piccolo aiuto per le principali spese legate alle riaperture. E nell’arco di qualche settimana abbiamo fatto in modo che si potesse arrivare a concludere le procedure ed essere oggi a pochi giorni dalle prime erogazioni». Tra l’altro, molte imprese non hanno richiesto l’intero contributo relativo ad ogni voucher (da tre e seimila euro) permettendo così di liberare risorse importanti per altre aziende: ad esempio, piccoli artigiani e commercianti non hanno richiesto più di un migliaio di euro, cioè quello che era effettivamente necessario. Un approccio che aumenterà il numero dei possibili beneficiari, secondo le stime degli uffici camerali. La situazione del territorio resta comunque complicata: «Dovremmo dare buone notizie, però siamo molto preoccupati – dice il segretario generale Pietro Esposito –. A metà aprile c’erano posti come Stintino e Santa Teresa dove le attività produttive ferme superavano il cinquanta per cento e adesso la situazione resta difficile soprattutto per il discorso legato al turismo. Perché è un settore che in apparenza sembra riguardare le località costiere ma in realtà l’indotto coinvolge il 65 per cento almeno dei piccoli produttori e se le cose non migliorano il Pil del Nord Sardegna, secondo le nostre stime, subirà un calo che va dal nove all’undici per cento. Anche perché dobbiamo guardare avanti: ci sono migliaia di persone ferme che, se non cominceranno a lavorare, fra tre mesi non avranno soldi da spendere e sarà un inverno durissimo per tutti. Vorremmo essere ottimisti, ripeto, ma dobbiamo anche lavorare sui dati reali e non possiamo non dire che sicuramente stiamo partendo male».

Sui voucher, Esposito spiega che «probabilmente ci fermeremo attorno ai 2600 perché siamo condizionati dalle regole del pubblico e quindi potremo erogarli solo alle aziende tecnicamente in regola coi requisiti . Non mi sento di dire che accontenteremo tutti, ma faremo in modo di soddisfare la maggior parte delle richieste. Anche aiutando chi ne ha diritto perché in linea con le norme generali e con il bando, a superare eventuali errori formali e criticità sanabili». L’esame delle domande viene seguito da una task force che sta lavorando per liquidare i primi voucher dalla seconda settimana di giugno. Per darei informazioni puntuali, sul sito della Camera di commercio a partire da 10 giugno sarà pubblicato l’elenco degli aventi diritto al voucher e la relativa data di erogazione. Sarà la Camera poi a prendere contatto coi beneficiari.

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