A Giave riprendono i prelievi di sangue pagati dal Comune
GIAVE. Dopo due mesi di stop causato dall’emergenza legata al coronavirus, riprende anche a Giave il servizio prelievi gratuito, riservato alla popolazione del paese.I prelievi ematologici, nel...
04 giugno 2020
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GIAVE. Dopo due mesi di stop causato dall’emergenza legata al coronavirus, riprende anche a Giave il servizio prelievi gratuito, riservato alla popolazione del paese.
I prelievi ematologici, nel piccolo paese del Meilogu da tre anni a questa parte sono erogati a favore della popolazione dal sistema sanitario grazie al contributo dell’amministrazione comunale che provvede al pagamento delle prestazioni erogati attraverso un apposito capitolato del bilancio comunale.
In questa prima fase della ripresa, i responsabili del servizio hanno comunicato che l’ambulatorio comunale sarà attivo da martedì prossimo, 9 giugno, a partire dalle ore 7.30. Entro tale data e non oltre dovranno essere presentate le apposite richieste. Queste ultime dovranno essere compilate e depositate in busta chiusa nella cassetta postale dell’ambulatorio. Nelle richieste dovranno essere specificati i seguenti elementi: nominativo, indirizzo e numero di telefono del richiedente.
«Qualora i pazienti, per motivi di salute non siano impossibilitati a spostarsi dalla propria abitazione, le analisi saranno comunque effettuate a domicilio – spiega la sindaca Maria Antonietta Uras –. Stesso discorso per gli ospiti dell' Istituto San Michele».
Daniela Deriu
I prelievi ematologici, nel piccolo paese del Meilogu da tre anni a questa parte sono erogati a favore della popolazione dal sistema sanitario grazie al contributo dell’amministrazione comunale che provvede al pagamento delle prestazioni erogati attraverso un apposito capitolato del bilancio comunale.
In questa prima fase della ripresa, i responsabili del servizio hanno comunicato che l’ambulatorio comunale sarà attivo da martedì prossimo, 9 giugno, a partire dalle ore 7.30. Entro tale data e non oltre dovranno essere presentate le apposite richieste. Queste ultime dovranno essere compilate e depositate in busta chiusa nella cassetta postale dell’ambulatorio. Nelle richieste dovranno essere specificati i seguenti elementi: nominativo, indirizzo e numero di telefono del richiedente.
«Qualora i pazienti, per motivi di salute non siano impossibilitati a spostarsi dalla propria abitazione, le analisi saranno comunque effettuate a domicilio – spiega la sindaca Maria Antonietta Uras –. Stesso discorso per gli ospiti dell' Istituto San Michele».
Daniela Deriu
