La Nuova Sardegna

Sassari

«Chiudi l’agenzia o ti bruciamo viva»

di Luca Fiori
«Chiudi l’agenzia o ti bruciamo viva»

La titolare dell’impresa funebre del Corso aggredita insieme alla figlia da tre balordi identificati dalla polizia e rilasciati

05 giugno 2020
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SASSARI. Assediate da tre uomini armati di una bottiglia di vetro e di un taglierino affilato e completamente fuori controllo. Aggredite, spintonate, poi colpite con calci e pugni in pieno giorno e infine prese a sputi e minacciate di morte: «Se non chiudi l’agenzia la bruciamo con te e tua figlia dentro».

Ha ancora i segni dell’aggressione e i lividi su un braccio e sulle gambe Gigliola Delogu, la titolare dell’agenzia funebre Santa Rita all’angolo tra corso Vittorio Emanuele e via e largo delle Cappuccine, che qualche giorno fa ha dovuto affrontare tre uomini – probabilmente sotto l’effetto di qualche sostanza pesante – che hanno tentato di entrare con la forza all’interno della sua attività, mentre si trovava da sola con la figlia di 23 anni.

L’episodio si è verificato in pieno giorno, pochi minuti prima delle 16, quando ancora molte attività sono chiuse per la pausa pranzo e il Corso si spopola. Il commando, del quale forse faceva parte una quarta persona che poi si è defilata, si è presentato davanti all’agenzia con una bottiglia in mano e ha mostrato subito le sue intenzioni.

«Mia figlia mi aveva appena detto che qualcuno l’aveva seguita – racconta la titolare dell’impresa funebre – quando abbiamo iniziato a sentire i primi colpi sulla vetrata. Ho aperto la porta – prosegue Gigliola Delogu – e sono stata circondata da tre persone che conosco di vista: tutti sassaresi sui 30 anni». In quel momento, forse spiazzati dal coraggio della donna, i tre hanno lasciato la bottiglia che avevano utilizzato per battere contro il vetro, tra le inferriate dell’agenzia. Quando la titolare dell’attività ha chiesto la cortesia di portare via il vetro è scattata la violenza. «Uno di loro – racconta la donna – aveva un taglierino in mano e ha iniziato a tagliarsi i polsi, a insultarmi e a minacciarmi di morte. Temevo che lo usasse anche contro di me e mia figlia – prosegue Gigliola Delogu – ma fortunatamente non lo ha fatto». Le richieste d’aiuto delle due donne hanno attirato l’attenzione del vicinato. «In nostro soccorso – aggiunge la donna – sono arrivati alcuni ragazzi nigeriani, dei bengalesi e un solo sassarese, mentre altri guardavano senza intervenire. Sono stata presa a calci, pugni e sputi prima che finalmente qualcuno bloccasse quei tre e chiamasse la polizia». Prima di darsi alla fuga la minaccia che Gigliola Delogu non riesci a togliersi dalla testa: «Ti tiriamo le molotov e ti bruciamo viva con tua figlia». La donna è stata accompagnata al pronto soccorso per essere medicata e ora sta meglio. Poco dopo i tre aggressori sono stati individuati, anche grazie a un video acquisito dalla polizia. Denunciati a piede libero, la sera stessa i tre sono stati rimessi in libertà.

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