La Nuova Sardegna

Sassari

Un polo di alta formazione a Li Punti

Un polo di alta formazione a Li Punti

Salaris: «Il Centro restauro della Soprintendenza diventi una vera eccellenza»

07 giugno 2020
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SASSARI. Costituire un polo di alta formazione in restauro di beni culturali, unico nell’Isola, al Centro di restauro e conservazione della Soprintendenza a Li Punti. È la proposta del capogruppo in consiglio regionale dei Riformatori Sardi Aldo Salaris, che sul tema ha protocollato nei giorni scorsi un’interrogazione.

«Un quinto delle aree e dei parchi archeologici italiani si trova in Sardegna – sottolinea Salaris – e questo primato deve essere preservato e tutelato, e diventare un punto di riferimento internazionale per le università e gli operatori dei beni culturali, basato sulla richiesta di formazione di professionalità di alto livello, è l’obiettivo da raggiungere».

«Il Centro di restauro e conservazione della Soprintendenza di Li Punti, attivo dal 2002 – continua – è nato per questo e, proprio per le sue caratteristiche, nel 2005 è stato indicato come l’unico luogo idoneo per l’esecuzione del restauro dei famosi Giganti di Mont’e Prama. Laboratori spaziosi e attrezzati, biblioteca, archivi, galleria espositiva, macchinari all’avanguardia per il restauro e la conservazione del preziosissimo patrimonio archeologico della Sardegna, rappresentano una importante opportunità che si può concretizzare con l’istituzione della scuola di alta formazione in restauro di beni culturali all’interno del centro di restauro e conservazione».

«Ad oggi sono pochissime le Scuole di Alta Formazione nel sud Italia e neanche una in Sardegna. Il percorso virtuoso di istituzione della scuola, in seno alla Soprintendenza di Sassari, pare essersi interrotto e rischia di arrestarsi in via definitiva a causa dell’interruzione dell’iter che avrebbe permesso di ammortizzare le spese di funzionamento e di trovare soluzioni percorribili per sopperire alla carenza di personale. Come Riformatori riteniamo sia necessario coordinare e riunire gli sforzi organizzativi ed economici che portino quanto prima alla costituzione in Sardegna di una scuola di alta formazione in restauro con la previsione di un’ampia gamma di specializzazioni così da diventare tra le migliori in Italia. A tal proposito, proponiamo di istituire in tempi brevi un tavolo di concertazione compartecipato dagli enti e dalle istituzioni coinvolte, con una vera e propria cabina di regia affidata alla Regione, per il coordinamento degli interventi, per la scelta e la definizione dell’organismo di governo della Scuola, del piano di gestione della stessa e per la conferma degli impegni economici necessari».



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