La Nuova Sardegna

Sassari

Nessuna calunnia a Scano assolto il sindaco di Muros

di Nadia Cossu
Nessuna calunnia a Scano assolto il sindaco di Muros

L’attuale primo cittadino era stato denunciato dal suo predecessore Al centro del processo una richiesta di accesso agli atti presentata dall’imputato

12 giugno 2020
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MUROS. Nessuna calunnia nei confronti del suo predecessore Gesuino Scano. L’attuale sindaco di Muros, Federico Tolu, ieri mattina è stato assolto dal giudice Mauro Pusceddu con formula ampia. L’avvocato difensore Nicola Satta ha dimostrato che il suo assistito, all’epoca dei fatti consigliere comunale, aveva semplicemente esercitato un proprio diritto: chiedere l’accesso agli atti. E che tutto ciò che ne seguì – ossia il grande ritardo nel ricevere una risposta e i passi intrapresi da Tolu per ottenere ciò che chiedeva – nulla avevano a che fare con il reato di calunnia.

Gesuino Scano nel 2013 era il sindaco del paese. L’imputato – Federico Tolu – lo è invece oggi. E proprio sette anni fa Tolu (che allora era all’opposizione) aveva presentato ai carabinieri di Ossi una denuncia nella quale «incolpava falsamente Gesuino Scano – così scriveva il sostituto procuratore Angelo Beccu – di aver omesso atti rientranti nel suo ufficio in qualità di sindaco e responsabile dell’area amministrativa del Comune pur essendo consapevole della sua innocenza». Secondo la Procura, Tolu denunciò il fatto che Scano non avesse risposto alle sue richieste di accesso agli atti, e lo fece pur sapendo che il sindaco aveva assunto da poco il ruolo di responsabile dell’area amministrativa (in sostituzione della precedente dirigente che fino a quel momento si era occupata della richiesta). E, sempre stando alla ricostruzione del pm, Federico Tolu era stato informato dell’iter della richiesta con una mail nella quale gli veniva spiegato che il ritardo era dovuto al fatto che il Comune di Muros aveva richiesto parere alla “Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi” della Presidenza del Consiglio dei ministri. E qui si sarebbe configurata la calunnia. In realtà lo stesso Tolu aveva inviato una mail alla stessa Commissione spiegando che erano «trascorsi infruttuosamente più di due mesi» dalla sua richiesta» inviata al Comune tramite mail e che risultava correttamente pervenuta e protocollata.

Per il pm, invece, l’attuale sindaco di Muros sapeva le ragioni del ritardo di quella risposta. E sapeva che non avevano a che fare con la volontà di Gesuino Scano che nulla sapeva della vicenda visto che in precedenza dell’istanza si era occupata un’altra persona. E nonostante ciò lo aveva denunciato. Alla fine Scano, parte civile con l’avvocato Luca Sciaccaluga, era stato prosciolto dall’accusa di omissione d’atti d’ufficio. Ma durante il processo a carico del suo successore aveva anche detto – contrariamente a quanto si era creduto fino a quel momento – di essere a conoscenza della richiesta avanzata da Tolu.

«Il fatto non sussiste», ha detto il giudice Pusceddu dopo la camera di consiglio. E per il sindaco di Muros è arrivata l’assoluzione.

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