La Nuova Sardegna

Sassari

Evade 123mila euro inflitti otto mesi a un impresario edile

Evade 123mila euro inflitti otto mesi a un impresario edile

SASSARI. La sua impresa edile a un certo punto era andata in sofferenza. Un vero e proprio collasso economico che aveva fatto crollare drasticamente i guadagni. E per questa ragione – così l’amministr...

14 giugno 2020
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SASSARI. La sua impresa edile a un certo punto era andata in sofferenza. Un vero e proprio collasso economico che aveva fatto crollare drasticamente i guadagni. E per questa ragione – così l’amministratore unico di una società a responsabilità limitata di Sassari aveva raccontato in aula – non aveva presentato la dichiarazione relativa all’Ires (l’imposta sul reddito delle società) per l’anno 2010 con un’evasione al fisco quantificata in 123.894 euro.

Alcuni giorni fa il giudice Elena Meloni ha condannato l’imputato, difeso dall’avvocato Antonio Secci, a otto mesi di reclusione, una pena decisamente inferiore rispetto ai due anni che aveva chiesto il pubblico ministero.

Durante il processo il titolare dell’impresa edile – che a Sassari ha costruito diverse grandi opere tra cui un supermercato che appartiene a un’importante catena di distribuzione alimentare – si era sottoposto a esame e aveva spiegato al giudice Meloni che la sua era stata quasi una scelta obbligata. Tra continuare a pagare i dipendenti (e soprattutto non essere costretto a licenziarli) e evadere l’Ires aveva suo malgrado scelto questa seconda opzione. La sua priorità, in sostanza, era stata quella di mantenere i posti di lavoro.

L’ipotesi accusatoria, in questo processo che si è svolto con il rito abbreviato, si era basata su un accertamento “induttivo” da parte dell’agenzia delle entrate. L’avvocato difensore Secci nella sua discussione si è soffermato sul fatto che tale avviso non può essere considerato una prova ma che, piuttosto, erano necessari i riscontri per accertare la colpevolezza, cosa che nell’abbreviato non si è verificata. Da qui la richiesta di assoluzione. Il giudice, dopo la camera di consiglio, ha emesso la sentenza di condanna a otto mesi.

A dimostrazione del fatto che l’impresa edile non navigasse in buone acque c’è anche da dire che l’anno successivo la società è stata dichiarata fallita. E a breve ci sarà un processo, sempre a carico del titolare, per bancarotta. (na.co.)



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