«L’arte di strada per la trasformazione sociale»
Flash mob in piazza Castello dei busker cittadini. «Incontro senza distinzioni per un mondo migliore»
14 giugno 2020
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SASSARI. Performance e protesta, ma soprattutto proposta. Si sono ritrovati in piazza Castello per esprimere l'adesione al manifesto che mira a rendere visibile il valore delle arti come motore per la trasformazione sociale. Un movimento, nato in Spagna, che ha raccolto l’adesione di 700 tra artisti, associazioni, manager e sostenitori anche di Francia, Austria, Lituania e Mozambico, che venerdì hanno manifestato in diverse città europee con una presenza speciale di città catalane e spagnole come Barcellona, Girona, Lleida, Tarragona, Mataró, Mallorca, Madrid, Córdoba, Villarreal, Burgos, Cantabria, Granada e Lanzarote.
E Sassari, con l'associazione Girovangando, che cura a Sassari l'omonimo festival di arti di strada, che si è fatta capofila di un nutrito gruppo di associazioni e artisti, tra cui Theatre en vol, Gurdulù Teatro, associazione culturale KronicoKab, S’Ala, Compagnia Tersicore, Balletto del Mediterraneo, Matteo Ruzzu, Rita Casiddu, Peppino Anfossi, Denise Fatma Gueye, compagnia Shedan, BobòScianèl, 4CaniperStrada.
«La strada è di tutti, è luogo di incontro che include e non fa distinzioni, che è motore della trasformazione sociale» ha detto Michèle Kramers, una delle organizzatrici. Poi è seguito il flash mob, cerchi di gesso tracciati sulla piazza, con le parole d’ordine del manifesto: arte, strada, libertà, agire.
Un momento di grande intensità, impreziosito dal violino di Peppino Anfossi e dalle voci di Denise Gueye e Rita Casiddu. E dalle performance degli artisti che negli anni Sassari ha imparato a conoscere e apprezzare. E che a gran voce chiedono, anche dalla loro arte, di poter ripartire.
E Sassari, con l'associazione Girovangando, che cura a Sassari l'omonimo festival di arti di strada, che si è fatta capofila di un nutrito gruppo di associazioni e artisti, tra cui Theatre en vol, Gurdulù Teatro, associazione culturale KronicoKab, S’Ala, Compagnia Tersicore, Balletto del Mediterraneo, Matteo Ruzzu, Rita Casiddu, Peppino Anfossi, Denise Fatma Gueye, compagnia Shedan, BobòScianèl, 4CaniperStrada.
«La strada è di tutti, è luogo di incontro che include e non fa distinzioni, che è motore della trasformazione sociale» ha detto Michèle Kramers, una delle organizzatrici. Poi è seguito il flash mob, cerchi di gesso tracciati sulla piazza, con le parole d’ordine del manifesto: arte, strada, libertà, agire.
Un momento di grande intensità, impreziosito dal violino di Peppino Anfossi e dalle voci di Denise Gueye e Rita Casiddu. E dalle performance degli artisti che negli anni Sassari ha imparato a conoscere e apprezzare. E che a gran voce chiedono, anche dalla loro arte, di poter ripartire.
