La Nuova Sardegna

Sassari

Mores, museo contro lo spopolamento

di Barbara Mastino
Mores, museo contro lo spopolamento

Un gruppo di ragazzi rende omaggio a Giuseppe Calvia, uno dei personaggi più illustri della storia culturale del paese

14 giugno 2020
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MORES. Lo sviluppo dei piccoli centri passa dalla riscoperta delle proprie radici culturali. È questo lo spirito che anima l’iniziativa Litteras Antigas, progetto portato avanti da un gruppo di giovani di Mores nell’ambito del programma Corpo Europeo di Solidarietà con il supporto dell’associazione “ABìCì”, sodalizio che fa parte del comitato delle associazioni sarde per la mobilità internazionale Casmi. L’idea dei cinque giovani protagonisti - Ettore Farris, Elena Maria Raimonda Maltana, Dennis Sanna, Gian Mario Chessa e Maria Laura Melas - è quello di creare a Mores un museo letterario che raccolga gli scritti di personalità e intellettuali del paese. Su tutti Giuseppe Calvia, scrittore e giornalista scomparso nel 1943 che, tra le altre cose, raccontò Mores sulle pagine della Nuova Sardegna dal 1882 al 1924. «Il nostro progetto - spiegano i ragazzi - è quello di raccogliere tutti gli scritti di Calvia, (scritti, poesie d’amore, patriottiche e veristiche in italiano e in sardo, documenti, fotografie, articoli), sia cartacei sia in copie digitali, anche da inserire in un sito web in modo da renderli fruibili a un pubblico più vasto, per riportarli a Mores ed esporli in un museo letterario allestito proprio nella Casa Calvia». Casa Calvia che al momento ospita i reperti del museo archeologico in attesa della sistemazione della nuova sede, e della quale alcuni locali sono stati affidati dal Comune all’associazione per creare il nuovo polo culturale. Il progetto, finanziato dal Corpo Europeo di Solidarietà, prevede un lavoro di dodici mesi, che saranno utilizzati per raccogliere e organizzare il materiale. Ma non è tutto, nell’ambito della mission del Ces, il gruppo di lavoro organizzerà anche una serie di incontri per ampliare la rete con il coinvolgimento di altri giovani. «Si porteranno a conoscenza anche i progetti di mobilità internazionale, opportunità per tanti ragazzi di viaggiare e formarsi in Europa e non solo, allontanare lo spettro dello spopolamento e della mancanza di lavoro e disegnare un altro scenario futuro», spiega Gabriele Frongia, rappresentante legale di ABìCì. Un progetto innovativo che nasce in un’area rurale e che debutta proprio a pochi giorni dall’adozione da parte del Consiglio d’Europa di un documento che richiama gli Stati membri a garantire una migliore disponibilità e accessibilità dei servizi e delle infrastrutture per i giovani residenti nelle aree rurali e remote d’Europa. Un plauso all’iniziativa arriva dal sindaco di Mores Peppino Ibba, che loda il progetto come «un modo per riscoprire i grandi autori del passato del nostro territorio come Giuseppe Calvia, scrittore e “agitatore” politico di Mores, e contrastare lo spopolamento nelle aree rurali della Sardegna». Oltre a Calvia, la ricerca si concentrerà anche su altre figure di spicco della storia recente di Mores, come Paolo Farris Spanedda, Efisio Soletta e Francesco Demartis.

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