La Nuova Sardegna

Sassari

«Un’estate bella e in sicurezza»

di Roberto Sanna
«Un’estate bella e in sicurezza»

L’assessora alla Cultura Rosanna Arru ieri alla commissione: cartellone al via ai primi di luglio

16 giugno 2020
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. L’estate sassarese è legata, più che ai fondi disponibili o alla programmazione del cartellone, alle norme di sicurezza. Il Comune ha già deciso le sue linee-guida ma per chiudere il cerchio serve la certezza di poter avere a disposizione determinati luoghi della città. E per questo, il riferimento sono non solo le normative che disciplinano gli spettacoli (comunque piuttosto restrittive) ma soprattutto quelle anti-covid. «La mia idea era quella di proporre un’intera estate di eventi – ha detto ieri in commissione l’assessora alla Cultura Rosanna Arru – dal 21 giugno al 21 settembre, ormai non è più possibile. Credo che tutto slitterà di qualche giorno, penso che andremo al primo luglio».

Il progetto. Il Comune metterà a disposizione delle associazioni i luoghi, il palco, la sicurezza, gli steward. Anche un service o, in alternativa, un contributo per permettere agli operatori di lavorare con quelli di fiducia. «Credetemi, non è poco – ha detto Rosanna Arru –. Per questo mi aspetto anche una bella risposta da parte delle associazioni, vorrei un’estate scoppiettante anche dal punto di vista delle proposte. Quello a cui non voglio rinunciare è soprattutto l’idea di fare rete che ho sempre avuto da quando ci siamo insediati e ho avuto modo di toccare con mano le attività culturali sassaresi. Certo, ci sono realtà molto diverse tra loro ma prima dello stop causato dall’emergenza sanitaria ci stavamo muovendo in quella direzione. Avevamo in programma un maggio molto ricco con iniziative come Monumenti aperti, Sassari in fiore e la Cavalcata, è saltato tutto. Adesso con cinema e teatri si andrà direttamente all’autunno, la Cavalcata vorremmo comunque ripresentarla dopo l’estate con un formato adattato alla situazione e stiamo studiando qualcosa anche per i Candelieri. Insomma, stiamo pensando di sperimentare formule nuove. Non rinunciamo alla rete, adesso speriamo che la città si muova e siano i sassaresi ad animare questa estate».

I luoghi. Sembra facile ma non è così: devono essere aperti ma controllabili, con tre uscite e anche fruibili dagli operatori. Il Comune ha già la sua scelta numero uno che è quella di piazza Moretti: «Puoi controllare gli ingressi, lasciare piazzato il palco e ha anche i gradoni. In più è nostro 365 giorni l’anno. Peraltro, lo vedo più adatto alla musica che al teatro». Altro spazio in ballo è il cortile della chiesa di Santa Maria, già utilizzato diversi anni fa: «Speriamo di farcela, è molto funzionale ma c’è il problema delle uscite, una porta direttamente in via Padre Zirano». I giardini di via Venezia dovrebbero ospitare gli spettacoli per i bambini, per il Parco di Monserrato c’è un problema di gestione: il Comune ha a disposizione solo dieci giornate l’anno. Il cortile della Provincia non sarà in questo elenco perché c’è un accordo tra l’ente e un’associazione (che comunque organizzerà spettacoli musicali). Tornerà in ballo anche il cortile della Scuola media numero 2, recentemente messo in sicurezza dopo alcuni problemi dovuti a cornicioni pericolanti. A sorpresa, la parte bassa dei giardini pubblici non è così fruibile come si potrebbe pensare: il settore Ambiente ha dato l’ok solo per poche decine di spettatori. Per Baddimanna si deciderà dopo un sopralluogo, mentre il parco di Li Punti potrebbe essere utilizzato per alcuni appuntamenti. L’idea suggestiva era quella dell’Exmà, però la pandemia ha bloccato gli ultimi lavori. Sarebbe bello anche riaprire il Padiglione Tavolara ai giardini, ma non sembra così semplice.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative