La Nuova Sardegna

Sassari

«Un punto di primo soccorso per la città»

«Un punto di primo soccorso per la città»

Lo chiedono i Riformatori per potenziare l’assistenza territoriale ed evitare inutili viaggi a Sassari

17 giugno 2020
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PORTO TORRES. Negli ultimi anni la sanità cittadina ha perso alcuni servizi ambulatoriali importanti per l’utenza portotorrese e per i numerosi pazienti proveniente dalla Nurra. Un argomento analizzato dai due coordinatori locali dei Riformatori – Franco Satta e Rossana Carbone – da cui è emersa la presenza di un servizio di assistenza sanitaria «insufficiente per una delle maggiori città della Sardegna».

I due coordinatori ritengono utile sviluppare a Porto Torres strutture capaci di erogare servizi a media-bassa intensità. Ovvero quelle che consentano al paziente di non doversi recare sempre a Sassari e di decongestionare il pronto soccorso, unica porta di accesso per la sanità del nord Sardegna. «Il punto di primo soccorso rappresenta il basilare punto di accesso per i pazienti con problematiche acute a medio-bassa intensità – ricordano Satta e Carbone –, per le quali spesso sono sufficienti valutazioni cliniche abbastanza semplici, associate ad esami strumentali di base. Valutazioni ed esami eseguibili non necessariamente in ospedali di secondo livello come quello dell’Aou di Sassari».

Anche i traumi di lieve entità (ferite da suturare senza complicazioni, algie muscolari e tante altre lievi patologie) secondo i Riformatori potrebbero essere trattate nel punto di primo soccorso di Porto Torres. «Una struttura che con la presenza per 24 ore di un medico e un infermiere, potrebbe rappresentare il punto di svolta per i percorsi veloci da visita oculistica, otorino, dermatologica».

I due coordinatori non dimenticano poi il servizio di radiologia di base da collegare telematicamente con uno specialista di un dipartimento centrale radiologico: «Consentirebbe di avere in città un servizio fondamentale, che obbliga quotidianamente decine di portotorresi a viaggi verso gli ospedali pubblici e privati, con file interminabili e costi nettamente aumentati». (g.m.)

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