La Nuova Sardegna

Sassari

Consorzio di bonifica, oggi assemblea rovente

di Barbara Mastino
Consorzio di bonifica, oggi assemblea rovente

Un gruppo di consorziati contesta i costi troppo elevati e minaccia di fare causa Il cda prova a rasserenare gli animi: «Siamo aperti al dialogo, incontriamoci»

18 giugno 2020
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OZIERI. Il consiglio di amministrazione da del Consorzio di bonifica del nord Sardegna prova a rasserenare gli animi prima dell’assemblea pubblica convocata per questa sera da un gruppo di consorziati della piana di Chilivani nella quale si parlerà dell’alto costo dei ruoli nel comprensorio e della possibilità di fare causa.

Un’assemblea della quale, come afferma il presidente Toni Stangoni, il cda ha avuto notizia solo dalla stampa e che in un certo senso ci si aspettava, dal momento che «non risulta pervenuta all’ente alcuna osservazione o contestazione riguardo le tariffe per la distribuzione dell’acqua né tantomeno risulta al protocollo alcuna richiesta formale di incontro con il cda, per discutere e affrontare la questione che è quindi nuova per noi del cda». Il nuovo consiglio si è insediato a metà febbraio, poco prima dell’emergenza Covid, «quando il piano di classifica per il riparto della contribuenza consortile (strumento necessario per stabilire le tariffe), peraltro obbligatorio per legge, era già stato adottato, dal 2019 e senza che pervenissero osservazioni o contestazioni». E oltretutto, dice ancora il presidente, il cda si trovato subito a gestire l’emergenza, cercando comunque di «agevolare l'utenza, prorogando la domanda di utilizzo dell’acqua e permettendo a tutti i consorziati di pagare i ruoli attraverso adeguati piani di rateazione» e riuscendo allo stesso tempo a dotare l’ente di alcune nuove norme (il regolamento sulla riscossione dei tributi e il piano organizzativo variabile) e si prepara ad approvare il regolamento del catasto consortile «strumento obbligatorio e necessario insieme al piano di classifica per individuare le tariffe e quindi dei tributi consortili» dice il presidente. Il dialogo è comunque apertissimo, assicura Stangoni, che però ribadisce che «se c’è qualche strumento che presenta delle criticità questo può e deve essere discusso all’interno degli organismi del consorzio, che ricordiamo, appartiene agli stessi consorziati ed è il luogo più idoneo per discutere del suo funzionamento e di come migliorare l’economia del territorio».

Nessuna particolare lamentela sul costo dei ruoli è emersa durante gli incontri tra l’ente e le associazioni di categoria, nei quali si è al contrario spesso parlato della «grave situazione finanziaria che ancora perdura e per la quale ci stiamo adoperando affinché l’ente riceva dalla Regione quanto dovuto». Che i ruoli siano comunque una criticità è evidente, come emerge dalle parole del vicepresidente Francesco Pala, che sottolinea che «i ruoli, emessi prima del nostro insediamento, rappresentano in un momento di crisi come questa un problema ulteriore per gli imprenditori agricoli».

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