La Nuova Sardegna

Sassari

«Nefrologia e Dialisi, la situazione è al limite»

di Francesco Squintu
«Nefrologia e Dialisi, la situazione è al limite»

Ozieri: in organico ci sono due soli medici che lavorano anche a Bono e Thiesi Il servizio non può essere garantito con regolarità e i carichi sono insostenibili 

19 giugno 2020
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OZIERI. Il Logudoro e il Goceano stanno da tempo provando a tenere alta l’attenzione sull’ospedale “A. Segni” di Ozieri per cercare di tenere vivi, se non potenziati, quei servizi che ancora esistono. Situato tra Nuoro e Sassari, in un territorio comunque popolato, Ozieri è sempre stato presidio ospedaliero importante con un bacino di utenza vasto e con prestazioni d’eccellenza ma negli ultimi decenni, tra riforme sanitarie e riduzioni di personale e di servizi, il declino è sotto gli occhi di tutti.

Poco tempo fa si è levata alta la voce dei malati di diabete, che si sono visti allungare da tre a cinque mesi i tempi di visita poiché nel Centro diabetologico opera di fatto un solo medico, nonostante esista una graduatoria dell’Ats Sardegna valevole sino al 30 settembre dalla quale si potrebbe attingere per nuove assunzioni. In questi giorni, invece, a calcare la mano sul tema, è stata un’interrogazione con il consigliere regionale Daniele Cocco come primo firmatario, che ha puntato il dito verso le critiche condizioni in cui versa la struttura complessa di Nefrologia e Dialisi. «A seguito della drastica riduzione delle assunzioni e del blocco parziale del turnover del personale dipendente, si è venuta a creare una grave carenza del personale medico in organico passando dai sei medici che erano in servizio agli attuali tre, di cui uno in aspettativa secondo legge 104, ma tenendo sempre lo stesso carico di pazienti – si legge nel documento -. I due medici devono prestare servizio anche nei Centri decentrati ad assistenza limitata di Bono e Thiesi. Situazione che non permette di garantire un’adeguata continuità del servizio e con turnazioni e carichi di lavoro sempre più pressanti, si ha l’impossibilità di assorbire ulteriori richieste di ingressi in dialisi, in particolar modo per i pazienti con problemi che richiedono la medicalizzazione».

Una situazione al limite, quindi, che ovviamente si ripercuote sull’utenza e sugli standard qualitativi dei servizi erogati. L’interrogazione presentata al presidente Solinas e all’assessore Nieddu servirà prima di tutto a dare la certezza che i vertici regionali vengano a conoscenza della situazione. L’altro obiettivo è poi cercare di arrivare all’assunzione di due medici e nel contempo stimolare il dibattito per «una seria rivalutazione dell’intero organico dell’ospedale di Ozieri basato sull’effettivo fabbisogno assistenziale e non su valutazioni esclusivamente contabili e di bilancio».

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