Esporlatu, il sindaco nega all’Avis il contributo per la crisi Covid
Soci increduli
22 giugno 2020
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ESPORLATU. «Non abbiamo creduto ai nostri occhi quando abbiamo visto la lettera del sindaco Franco Furriolu che negava il contributo economico all’Avis Burgos-Esporlatu». Sono sbalorditi i soci dell’Avis che durante l'emergenza sanitaria Covid-19 hanno fornito un quantitativo di mascherine agli abitanti dei due paesi del Goceano. «Per evitare la circolazione di persone non autorizzate, ho chiesto al Capitano della compagnia barracellare di Esporlatu, Efisio Curreli, se i suoi uomini potessero consegnare i dispositivi casa per casa. La richiesta è stata accolta – ha spiegato Marco Meloni, che ricopre anche la carica di consigliere di opposizione di Esporlatu. La stessa iniziativa è stata promossa a Burgos senza nessuna rimostranza da parte dei loro amministratori. Ad Esporlatu invece il sindaco non ha nascosto un certo disappunto: a suo dire, l'Avis avrebbe dovuto chiedergli un’autorizzazione preventiva».
Il primo cittadino ha spiegato all’Avis che il loro vicepresidente Meloni «assumeva un comportamento non corretto e lineare: invece di interpellare il sottoscritto – si legge nella lettera del sindaco rivolta al presidente Avis Raimonda Canu – si rivolgeva in tutta autonomia alla compagnia barracellare. Il sottoscritto veniva a conoscenza del fatto soltanto ad operazione eseguita. Valutata la gravità dell’episodio per il particolare periodo di allerta, il sindaco di questo Comune ritiene di non poter soddisfare la richiesta di contributo comunale».
La reazione di tutta l’associazione Avis è quella di profondo rammarico come scrive in una lettera datata 16 giugno il presidente: «Accolgo con profondo rammarico la sua decisione di non riconoscere alcun contributo economico all'Avis Burgos-Esporlatu per l’anno in corso. Nonostante ciò forniremo come ogni anno il nostro supporto alla comunità di Esporlatu».
Elena Corveddu
Il primo cittadino ha spiegato all’Avis che il loro vicepresidente Meloni «assumeva un comportamento non corretto e lineare: invece di interpellare il sottoscritto – si legge nella lettera del sindaco rivolta al presidente Avis Raimonda Canu – si rivolgeva in tutta autonomia alla compagnia barracellare. Il sottoscritto veniva a conoscenza del fatto soltanto ad operazione eseguita. Valutata la gravità dell’episodio per il particolare periodo di allerta, il sindaco di questo Comune ritiene di non poter soddisfare la richiesta di contributo comunale».
La reazione di tutta l’associazione Avis è quella di profondo rammarico come scrive in una lettera datata 16 giugno il presidente: «Accolgo con profondo rammarico la sua decisione di non riconoscere alcun contributo economico all'Avis Burgos-Esporlatu per l’anno in corso. Nonostante ciò forniremo come ogni anno il nostro supporto alla comunità di Esporlatu».
Elena Corveddu