La Nuova Sardegna

Sassari

In piazza per rivendicare il lavoro

In piazza per rivendicare il lavoro

Protesta davanti alla prefettura degli operatori delle mense e pulizie scolastiche

25 giugno 2020
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SASSARI. Gli “invisibili” sono scesi in piazza. Sono mille nel Nord Sardegna e tremila in tutta l’isola i lavoratori in appalto delle mense e pulizie delle scuole e degli atenei sardi che l’emergenza Covid ha messo in ginocchio. Niente stipendio da marzo, ammortizzatori sociali che sono arrivati in ritardo o non sono ancora arrivati e un futuro tutto da scrivere perché ancora non è certo se scuole e università riapriranno a settembre. Un dramma economico che ha necessità di ulteriori risorse da parte del governo.

Per questo anche la Sardegna ieri ha partecipato alla giornata di mobilitazione nazionale unitaria organizzata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti per sollecitare azioni che diano risposte certe ai lavoratori. Due le manifestazioni che si sono tenute a Sassari e a Cagliari davanti alle prefetture. I segretari regionali hanno voluto essere presenti in città per la particolare crisi economica che coivolge il territorio e per dare tutto il loro sostegno ai lavoratori. In tanti sono senza reddito da tre mesi, la cassa integrazione non arriva o è già finita, e come ogni anno i contratti verranno sospesi per i mesi estivi, questa volta senza alcuna certezza di riprendere con il nuovo anno scolastico, hanno spiegato i segretari regionali e territoriale della Fisascat Cisl Giuseppe Atzori e Maria Giovanna Mela e della Filcams Cgil Nella Milazzo e Maria Teresa Sassu. In piazza d’Italia, quindi, tra girotondi intorno al monumento, striscioni e bandiere per chiedere lavoro e per sostenere l’emendamento, presentato da Cgil, Cisl e Uil nazionali, al decreto Rilancio che proprio da oggi sarà discusso in Parlamento. «Bisogna estendere gli ammortizzatori sociali per 27 settimane e anticipare subito le quattro settimane previste da settembre», hanno detto le organizzazioni sindacali. Che chiedono un intervento urgente del governo e della Regione per la stabilità dell’occupazione. Un appello che è giunto anche dalla manifestazione di Cagliari dai segretari Fisascat, Sara Lorrai, e Filcams, Simone Congiu. I lavoratori delle mense e pulizie scolastiche e aziendali vivono da mesi senza sicurezze. La maggior parte beneficia del Fis, il fondo Inps di integrazione salariale e le risorse stanno mancando. Altri sono in attesa della cig in deroga. Poi molti lavoratori sono monoreddito e mantengono le loro famiglie. Stiamo parlando di ammortizzatori che si aggirano sui 200, 300 euro al mese. Poco per mantenere figli e far quadrare il bilancio familiare. (p.f.)



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