La Nuova Sardegna

Sassari

Scatta il divieto di fumo nelle aree pubbliche

Scatta il divieto di fumo nelle aree pubbliche

Nuova ordinanza del sindaco, definite anche le sanzioni per chi non fa rispettare le norme anti Covid

25 giugno 2020
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Chi non riesce a farne a meno dovrà correggere da subito le proprie abitudine. Stare in fila nelle aree pubbliche tenendo la sigaretta accesa da ieri non è più consentito su tutto il territorio comunale di Sassari. Lo stabilisce l’ordinanza firmata dal sindaco Nanni Campus: un provvedimento emesso «a tutela della salute dei cittadini e delle cittadine, anche in relazione alle numerose file che si sono create vicino agli esercizi pubblici a seguito dell'emanazione delle norme di contrasto al coronavirus, ma non solo».

L’ordinanza che sancisce il divieto di fumo in aree pubbliche è valida sull'intero territorio comunale e dispone il divieto di fumo per chi si trova in coda sulle aree pubbliche, in attesa di accedere a esercizi commerciali (pubblici esercizi, esercizi di vicinato, medie e grandi strutture di vendita), cinema, musei, uffici pubblici e privati, e a ogni altro luogo». Stesso divieto anche all’aperto, presso le fermate dei mezzi di trasporto pubblico e all'interno di parchi, giardini pubblici, aree verdi accessibili al pubblico, nei cortili di pertinenza delle scuole. Il sindaco ha deciso di emettere l'ordinanza in modo da disciplinare da subito la materia, in attesa dell'adozione di uno specifico regolamento.

E il sindaco Nanni Campus, con un’alta ordinanza ha definito le sanzioni accessorie per i gestori dei locali che non fanno rispettare le norme per il contenimento del coronavirus e in particolare l'ordinanza sindacale 37, sulla base di un principio di gradualità e proporzionalità, tenendo conto di eventuali reiterazioni dell'illecito.

Il provvedimento stabilisce che «i gestori di pubblici esercizi in cui si somministrano alimenti e bevande hanno l'obbligo, oltreché di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro tra i clienti, anche quello di impedire gli assembramenti, sia all'interno sia all'esterno dell'attività». Il documento definisce le sanzioni sulla base di un principio di gradualità: in caso di prima violazione sarà disposta la chiusura anticipata del locale dalle 22 alle 7 del giorno successivo, per 5 giorni consecutivi; per la seconda violazione la chiusura temporanea del locale per 7 giorni; per la terza per 10 giorni. Infine, per violazioni successive, la chiusura sarà per 30 giorni.



In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative