Dalla palestra di via Petronia ai ring nazionali
Boxe turritana in lutto: è morto Giuliano Lai
PORTO TORRES. La boxe turritana piange Giuliano Lai, morto mercoledì, uno dei pugili più promettenti della mitica palestra di via Petronia. Il boxeur era nato a Sanluri nel 1946, ma la sua carriera...
26 giugno 2020
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PORTO TORRES. La boxe turritana piange Giuliano Lai, morto mercoledì, uno dei pugili più promettenti della mitica palestra di via Petronia. Il boxeur era nato a Sanluri nel 1946, ma la sua carriera sportiva si è svolta interamente a Porto Torres sotto la guida del maestro Baciccia Martellini. Era un peso piuma impostato da guardia normale: le sue caratteristiche principali buona tecnica pugilistica e tanta intraprendenza negli attacchi corpo a corpo.
Lai partecipò a numerosi riunioni organizzate sui ring regionali e nazionali, ottenendo il riconoscimento dal pubblico proprio per la spettacolarità della sua boxe abbinata ad una grande rapidità nell’esecuzione dei colpi. Nel 1969 Giuliano Lai fa il grande salto tra i professionisti sotto la guida del manager Umberto Bianchini: esordisce a Porto Torres il 23 agosto 1969 contro Cleto Di Bartolomei e vince nettamente ai punti. Il momento-clou della sua carriera fu la sfida al titolo italiano, che si svolse a Cagliari il 7 dicembre 1974 contro Michele Siracusa. La lunga preparazione ai guanti con i boxeur emergenti del Gruppo sportivo turritano di allora (tra cui Piero Candidda), non bastò per poter raggiungere la corona tricolore. (g.m.)
Lai partecipò a numerosi riunioni organizzate sui ring regionali e nazionali, ottenendo il riconoscimento dal pubblico proprio per la spettacolarità della sua boxe abbinata ad una grande rapidità nell’esecuzione dei colpi. Nel 1969 Giuliano Lai fa il grande salto tra i professionisti sotto la guida del manager Umberto Bianchini: esordisce a Porto Torres il 23 agosto 1969 contro Cleto Di Bartolomei e vince nettamente ai punti. Il momento-clou della sua carriera fu la sfida al titolo italiano, che si svolse a Cagliari il 7 dicembre 1974 contro Michele Siracusa. La lunga preparazione ai guanti con i boxeur emergenti del Gruppo sportivo turritano di allora (tra cui Piero Candidda), non bastò per poter raggiungere la corona tricolore. (g.m.)