La Nuova Sardegna

Sassari

«Una firma per salvare l’antico orto botanico di Sassari»

«Una firma per salvare l’antico orto botanico di Sassari»

Il Comitato Ambiente Sassari chiede un incontro al soprintendente Bruno Billeci: «Metta il vincolo monumentale sulla serra Buscalioni per rilanciare l’area»

01 luglio 2020
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SASSARI. «L’antica serra Buscalioni dell’Orto Botanico, sorta nei primi del ’900, deve essere tutelata da un vincolo monumentale». Torna alla carica il Comitato Ambiente Sassari, capofila di una serie di associazioni che ha preso a cuore la tutela di ciò che resta della serra della regia università di Sassari, e di tutta l’area circostante, che può diventare «esempio di riqualificazione urbana a portata di tutti nel centro novecentesco cittadino, volto ad attuare la “rivoluzione verde” di cui oggi c’è maggiore urgenza per rispondere alla mitigazione del cambiamento climatico e al miglioramento della qualità della vita nella città, duramente provata dalla pandemia».

E lo fa scrivendo una lettera recapitata al soprintendente Bruno Billeci nei giorni scorsi. «Si è aperta la fase due di questo periodo difficile – scrivono Giuseppe Porcellana e Piero Atzori – e crediamo che anche lei pensi che le Istituzioni debbano dare dei visibili segnali che il cambiamento epocale impone,con una maggiore attenzione verso le legittime richieste dei cittadini rivolte alle Istituzioni stesse. Le chiediamo di voler dare ora una risposta positiva alla richiesta del 27 giugno 2018 inoltrata alla soprintendenza e a suo tempo esaminata dal suo ufficio in attesa della sua nomina».

La procedura prevede di poter dare avvio al procedimento notificando l’interesse storico del bene, già soggetto a vincolo urbanistico, agli attuali proprietari ed agevolando in tal modo la pratica di acquisizione del bene stesso al patrimonio pubblico. «Le ricordiamo – continua la lettera – che una parte del muro posteriore della serra è crollata il 14 gennaio 2020 e tale evento è stato segnalato dal Comitato Ambiente Sassari al suo ufficio per poter prendere i necessari provvedimenti e consentire al volontariato di promuovere la messa in sicurezza dell’edificio con la supervisione degli enti di tutela. Riteniamo, inoltre, che il suo intervento possa servire a dare un forte segnale di operatività alla soprintendenza che lei rappresenta e che risponda positivamente ai comitati e associazioni che hanno raccolto a scopo dì salvaguardia e riqualificazione del bene 2500 firme, che sono state depositate al Comune di Sassari il 31 maggio 2017 per l’acquisizione del medesimo bene al patrimonio pubblico insieme all’intera area S3p destinata a parco urbano».

Il 3 agosto 2018, il Comitato Ambiente ha depositato al Comune il progetto preliminare del giardino pubblico, che è stato accolto con delibera di indirizzo il 1 marzo 2019 dalla Giunta comunale. «Lei – chiudono Porcellana e Atzori – ha in mano la possibilità di avviare la definitiva forma di tutela del bene pubblico sopra descritto e documentato, Le chiediamo di esercitare il suo ruolo istituzionale accogliendo l’istanza dei cittadini, che attendono da due anni la positiva risposta della Soprintendenza che sia di viatico alla conclusione dell’iniziativa in itinere. Cessato il Iockdown le chiediamo un incontro per esprimerle di persona ì nostri intendimenti collaborativi per portare a buon fine questa iniziativa». (g.bua)

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