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Sassari, i parcheggi inagibili del Palazzo Rosa si trasformano in una sala d’attesa

Luigi Soriga
Sassari, i parcheggi inagibili del Palazzo Rosa si trasformano in una sala d’attesa

L’Aou: «Scelta necessaria per evitare le file sotto il sole».Centinaia di pazienti ogni mattina per prelievi ed esami

08 luglio 2020
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SASSARI. Le sale d’aspetto e gli uffici ticket, in ambito sanitario, sono da sempre sinonimo di affollamento, ressa, ambienti saturi di umanità. Quindi quanto di più lontano possa esistere dal concetto di distanziamento sociale. Ecco perché l’emergenza Covid sta ridisegnando spazi e abitudini all’interno dell’Aou e dell’Asl. Costringendo le aziende a soluzioni d’emergenza, anche improbabili, pur di adeguare la macchina dell’assistenza alle precauzioni di legge.

L’ultima trovata, che ha destato molto scalpore e polemiche, è stata quella di rispolverare i parcheggi interrati e inutilizzati dal 2015 del Palazzo Rosa, e farne una immensa hall dove accogliere gli utenti. Non proprio il massimo dell’eleganza e del comfort, ma come soluzione tampone per qualche mese ha tutta l’aria di essere accettabile.

Ieri mattina, alle 8, il test per il nuovo ingresso dai parcheggi interrati. Il serpentone di centinaia di persone che, dalle 7,30 del mattino si allungava sul marciapiede tra via Monte Grappa e via Padre Manzella, effettivamente viene rapidamente smaltito. Le guardie giurate accolgono i pazienti: uno misura la temperatura col termoscanner, un altro controlla il foglio con la prescrizione e smista verso il giusto percorso. Ci sono quattro ascensori che dal seminterrato poi conducono ai vari piani. Almeno 150 pazienti al giorno si trovano lì solo per i prelievi e le analisi del sangue, dal momento che il Palazzo Rosa è l’unico laboratorio, oltre a qualche struttura privata, che svolge queste prestazioni di routine, e non solo per le urgenze. La reazione dei pazienti è positiva: «Abbiamo fatto in fretta – dicono – non c’era tutta questa attesa». Poi ci sono tutti gli altri servizi negli altri piani, ed ecco perché, ogni mattina, in via Monte Grappa, il fiume di persone era sempre in piena. «A dirla tutta – spiega Roberto Manca, responsabile dell’Ufficio Tecnico Aou – quelle file non dovrebbero esserci. Ormai tutte le prestazioni vengono erogate tramite appuntamento, e agli utenti, in fase di prenotazione, viene fornito un orario. Non si capisce quindi il perché, se uno ha una visita o un prelievo fissato per le 9, senta il bisogno di presentarsi con un’ora e mezza di anticipo. Convinto che chi prima arriva, prima potrà entrare. Il Covid ha cambiato le regole, e a parer mio in meglio. D’ora in avanti, sia il personale medico che i pazienti, dovranno abituarsi all’agenda degli appuntamenti e alla puntualità». La scelta di riesumare i parcheggi chiusi, a detta dei vertici dell’Aou è stata obbligata: «Le norme di distanziamento hanno ridotto di un terzo la capienza di tutte le sale d’attesa. Settanta posti, all’interno del Palazzo Rosa, sono diventati 30. È impossibile accogliere e far accomodare tutti gli anziani in regime di sicurezza. I parcheggi, con gli ampi spazi, consentono di rendere l’attesa più comoda e snella. Quelle file chilometriche sotto il sole e al caldo non erano tollerabili». I parcheggi erano stati decretati inagibili dal commissario Sussarellu, perché mancava la certificazione antincendio. «Il problema però – spiega Manca – riguardava il transito delle auto, non quello dei pedoni. Per le persone non esiste alcuna limitazione».

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