La Nuova Sardegna

Sassari

Il mosaico protetto con teli e sabbia

Il mosaico protetto con teli e sabbia

In via Ponte Romano stesa una copertura in attesa di reperire nuovi fondi

08 luglio 2020
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PORTO TORRES. Il mosaico è stato coperto. Chi stamane si recherà in via Ponte Romano, non potrà ammirare lo splendido mosaico, riportato in luce nel corso dei lavori di archeologia preventiva propedeutici alla posa dei cavi della rete del gas.

«È una copertura in cui si alternano tessuto non tessuto e strati di sabbia: la stratigrafia non verrà compattata – assicura l’assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Derudas. «L'esigenza della Soprintendenza, alla quale si associa anche quella dell’amministrazione, è di preservare il manufatto impedendo il passaggio delle auto cercando delle soluzioni e dei finanziamenti che possano tutelare una corretta viabilità e la giusta conservazione dell’opera».

Dunque, la struttura viene momentaneamente coperta per essere preservata ed il traffico automobilistico interdetto nel tratto compreso tra gli incroci con via Foscolo e via delle Terme. Il tutto in attesa di reperire fondi affinché l’indagine possa riprendere per definire meglio i contorni di quella che, al momento, è stata identificata come una lussuosa abitazione privata con un ambiente pavimentato con il mosaico, riportato in luce soltanto parzialmente, ma le cui caratteristiche hanno fatto propendere gli esperti verso una sua datazione attorno alla metà del III secolo d.C.

Adesso non resta che sperando che la ripresadello scavo delle operazioni avvenfa in tempi brevi. Molti amanti del bello archeologico, tuttavia, nonostante le rassicurazioni, non si fanno troppe illusioni, scottati da un caso simile accaduto nel 2012. Allora nel tratto di via Ponte Romano prospiciente le Terme Pallottino venne scoperto un mosaico di dimensioni superiori a quello recentemente ritrovato, con anche una lastra marmorea recante un'iscrizione che menziona un magistrato della Colonia Iulia Turris Libisonis. Oggi quel mosaico giace sepolto sotto la strada e quasi nessuno lo ricorda più. Si spera stavolta ch il destino del nuovo ritrovamento sia differente.

Emanuele Fancellu

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