La Nuova Sardegna

Sassari

Presto una nuova casa per le società “sfrattate”

Presto una nuova casa per le società “sfrattate”

L’assessora Arru: «I lavori al Palazzetto saranno lunghi, per questo ci servono soluzioni definitive»

08 luglio 2020
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SASSARI. «Lasciateci lavorare, senza fretta e senza pressioni. Il tempo c’è, e le soluzioni da trovare devono essere durature. E vanno scoperte e verificate giorno per giorno». Tira dritta per la sua strada l’assessora allo Sport Rosanna Arru, respingendo le critiche di «scarsa comunicazione» e di «lentezza» messe sul tavolo dalle opposizioni durante la riunione della V commissione di ieri mattina. Dedicata a un tema peraltro caldissimo: il futuro della dozzina di società “sfrattate” dal PalaSerradimigni dopo l’apertura del cantiere per l’ampliamento dell’impianto. Società storiche, spesso blasonate, che sommano oltre 600 iscritti. E che ora sono tutte in cerca di casa.

«La situazione non è semplice – ha spiegato l’assessora – soprattutto per la drammatica situazione degli impianti cittadini. Però era nota da tempo. Soprattutto alla Athlon, che aveva in gestione il palazzetto in proroga fino a maggio. E che dall’inizio sapeva che, appena fossero iniziati i lavori all’impianto, le attività sarebbero state sospese».

Il problema è trovare le soluzioni. «Che – sottolinea Arru – abbiamo preso in carico di cercare. Non è vero, come alcuni dicono, che le società sono abbandonate. Il dialogo è quotidiano. Poi io, per mia formazione, preferisco parlare solo quando le situazioni sono definite. Ma sono sicura che entro luglio troveremo la quadra. E che comunque, per la ripartenza dell’attività a settembre, tutto sarà sistemato».

Molte le possibilità al vaglio: «Rese più semplici dalla decisione della giunta di aprire a un nuovo modello. Che dà ai gestori degli impianti la possibilità di fare manutenzione straordinaria in cambio di un allungamento della concessione. I primi si sono fatti avanti, e noi guardiamo alle loro proposte con grande interesse».

In particolare si cerca una non facile soluzione per la ginnastica artistica, due società con centinaia di iscritti, ma anche per la ginnastica dolce dell’Uisp («potrebbero andare bene le palestre scolastiche, che i dirigenti ci hanno assicurato saranno disponibili»), per il basket («stiamo visionando la palestra del Poligono») per judo, lotta, pugilato. «Il problema – ha chiuso Arru – è trovare impianti “a lunga scadenza”, perché i lavori di al Palazzetto dureranno a lungo. Serve dunque tempo, e pazienza».

Il PalaSerradimigni è diventato ufficialmente un cantiere una decina di giorni fa, quando il Comune ha consegnato le chiavi alla ditta che eseguirà i lavori, la Serv. Co. Ge. Sono circa 10 milioni i fondi a disposizione per il completamento dell'opera. Ai quattro milioni e 300mila euro di Fondi Jessica già stanziati nell’accordo portato avanti qualche anno fa dalla giunta Sanna, negli scorsi mesi si sono aggiunti altri sei milioni di finanziamento regionale in favore del Comune di Sassari dopo una trattativa conclusa dal sindaco Campus. Questo secondo finanziamento ha sbloccato una situazione di stallo che a un certo punto sembrava aver fatto naufragare il progetto. L’importo totale di dieci milioni adesso consentirà di rimettere a nuovo l’impianto, risalente ormai ai primi anni Ottanta, portando tra l’altro la capienza a 6500 posti, completando la copertura e realizzando un impianto fotovoltaico finalizzato al risparmio energetico.

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