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Sassari

Rapina in Lombardia, chiuse le indagini per il barbiere di Ittiri

Rapina in Lombardia, chiuse le indagini per il barbiere di Ittiri

ITTIRI. Dopo il brutale assalto a un benzinaio di via del Doss a Como all’inizio di febbraio – con un dipendente legato e un colpo di pistola esploso in aria – aveva intascato la sua parte di bottino...

09 luglio 2020
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ITTIRI. Dopo il brutale assalto a un benzinaio di via del Doss a Como all’inizio di febbraio – con un dipendente legato e un colpo di pistola esploso in aria – aveva intascato la sua parte di bottino ed era tornato nell’isola. Pensava di averla fatta franca ed era pronto ad aprire un salone da barbiere a Sassari, Roberto Cossu, ittirese di 42 anni, ma il suo progetto si era scontrato prima con la chiusura delle attività commerciali imposte dall’emergenza sanitaria e poi con l’ordinanza di custodia cautelare richiesta dalla Procura della Repubblica di Como che ad aprile lo aveva raggiunto nella sua abitazione di Ittiri.

I giorni scorsi il sostituto procuratore Mariano Fadda della Procura di Como ha notificato all’indagato, difeso dall’avvocato Alessandra Delrio, l’avviso di chiusura delle indagini. L’uomo è ancora detenuto nel carcere di Bancali.

In carcere a Como erano finiti anche i suoi due presunti complici: un operaio lombardo di 40 anni e un cittadino turco di 35. Questi ultimi due erano già stati arrestati dopo un secondo colpo messo a segno a marzo ai danni di una gioielleria al centro di Como, rapina alla quale il barbiere di Ittiri non aveva partecipato. Durante l’interrogatorio di garanzia Cossu aveva respinto ogni addebito. «Nessuna fuga e nessuna rapina – aveva detto al gip – con questa storia non c’entro niente». (l.f.)

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