La Nuova Sardegna

Sassari

Ricco in un giorno: istruzioni per l’uso

Ricco in un giorno: istruzioni per l’uso

Ecco i desideri proibiti, i sogni e i consigli per il sassarese più fortunato di sempre

09 luglio 2020
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SASSARI. La prima cosa da fare, è aggiornare la rubrica del telefono: alla voce miglior amico conviene sfrattare “compare Mario” e sostituirlo con “Giovanni, consulente finanziario”. Poi, sulla casella “nuova vita”, attivare velocemente l’opzione “ low profile mode on”, perché 59 milioni di euro sono un’overdose di euforia che possono dare alla testa.

Infatti il primo istinto e sogno proibito dell’italiano medio, dipendente da 1500 euro mensili, sarebbe esattamente questo: andare al lavoro stringendo in mano un secchio capiente. Su come riempirlo entra in gioco il rapporto con i colleghi. Se è buono, si colma il recipiente di bigliettoni da 100 euro e poi si lanciano a mazzi tra le scrivanie dei colleghi. L’ultima secchiata di contanti è riservata naturalmente alla stanza del direttore. Se il rapporto di lavoro invece è pessimo, il contenuto del secchio da elargire generosamente a colleghi e capo, sarà invece ben altro.

Però queste svolte meravigliose e avventate, finirebbero per levare la coperta di anonimato. Che invece, in una piccola città, deve essere rimboccata e protetta. Quindi: evitare come il Covid tutte le parole che iniziano e finiscono con Isee. Cancellare immediatamente i figli da asili e scuola, la dichiarazione del reddito si farà o sotto tortura o con un avvocato di fiducia. Il milionario in incognito rischia di diventare un mestiere troppo faticoso. Avere il pane, avere i denti, ma non poter azzannare un tozzo di opulenza è una tortura insopportabile. Allora la soluzione forse è questa: lasciare un buon ricordo ma poi sparire. Passare i rassegna i parenti: 10milioni ai figli. Che gli bastino, perché se non ci campano per due generazioni è giusto che rivivano da barboni. Poi una manciata di milioni ai cugini simpatici, e anche ai nipoti e agli zii a cui si vuole bene. A quelli che stanno sulle scatole invece niente, perché l’affetto non si distribuisce democraticamente, vige la meritocrazia. E loro devono saperlo, così imparano per quella volta che... E poi l’esistenza da quel momento deve diventare un hobby, la rotta è fissa verso il sole, marcandolo stretto, ogni giorno dell’anno, a tutte le latitudini. La residenza saranno gli alberghi a 5 stelle, e la più grande ansia dovrà diventare questa: le linguine alle arselle, le ordino con la bottarga o senza? (lu.so.)

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