La Nuova Sardegna

Sassari

Turbativa d’asta per un terreno, in sei a processo

Turbativa d’asta per un terreno, in sei a processo

Sciolta la riserva sul presidente. A settembre al via il dibattimento per un lotto conteso a Berchidda

09 luglio 2020
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SASSARI. Sarà il giudice Salvatore Marinaro a presiedere il collegio che da settembre giudicherà le sei persone rinviate a giudizio lo scorso novembre con le accuse - a vario titolo - di turbativa d’asta e tentata estorsione. Lo ha stabilito ieri mattina il presidente del tribunale Massimo Zaniboni, sciogliendo la riserva sulla richiesta di astensione per incompatibilità da parte del presidente Marinaro sollevata la scorsa udienza. Del collegio faranno parte anche i giudici Giuseppe Grotteria e Valentina Nuvoli. La vicenda è quella che vede come parte offesa l’avvocato sassarese Alessandro Gosmino, vittima di una serie di intimidazioni in seguito all’acquisto di un terreno all’asta. A fine settembre dovranno presentarsi in aula Bastianino Sannitu, 64 anni, di Berchidda, ex assessore regionale e vicepresidente della giunta Cappellacci, Antonio Stefano Casu, 55 anni, suo compaesano, e l’avvocato olbiese Luca Tamponi, 50 anni. A processo anche un altro legale, Michele Torre, sassarese di 54 anni (al quale inizialmente era contestata solo la tentata estorsione e poi anche per lui si è aggiunta la turbativa d’asta), Antonello Gavino Beccu, di 54 anni residente a Olbia ma originario di Berchidda ed Emilio Gabriele Soddu, 63 anni, ugualmente di Berchidda. Gli ultimi due devono rispondere solo di tentata estorsione. Del collegio difensivo fanno parte gli avvocati Nino Cuccureddu, Guido da Tome e Maria Antonietta Bacciu, Giuseppe Masala e Mariano Mameli. A condurre l’inchiesta che a luglio di tre anni fa fece finire agli arresti domiciliari Sannitu, Casu e Tamponi (poi scarcerati) è stato il sostituto procuratore Porcheddu. Tutto era partito da alcuni proiettili recapitati per posta a Gosmino. Poi si erano aggiunte le minacce. Lo scopo era quello di costringere il legale a cedere quel terreno e un’azienda agrituristica ma anche convincerlo a non partecipare a un’ulteriore vendita per un altro lotto. (l.f.)

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