La Nuova Sardegna

Sassari

La giunta di Porto Torres cambia idea: no alle navi vicino alla città

Gavino Masia
La giunta di Porto Torres cambia idea: no alle navi vicino alla città

Wheeler ha già formalizzato la richiesta alla Capitaneria e all’Autorità portuale Sotto accusa i fumi dei traghetti. Due anni fa il monitoraggio: valori sotto i limiti

15 luglio 2020
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PORTO TORRES. A due anni di distanza dalla loro istituzione, gli attracchi delle navi passeggeri nella centralissima banchina Dogana-Segni non sarebbero più graditi dall’amministrazione comunale. Questo perché l’approdo dei traghetti nella parte del porto commerciale più vicina alla cinta urbana, inquinerebbe l’aria con i fumi.

Il sindaco Sean Wheeler ha così inviato una richiesta alla Capitaneria di porto e all’Autorità di sistema portuale, chiedendo ai due enti di trovare una soluzione urgente perché le navi tengono accesi i generatori e quindi rilasciano i fumi in atmosfera. «Ho chiamato il sindaco per dirgli che lo spostamento delle navi all’interno del porto non era cosa semplice – dice il presidente dell’Adsp Massimo Deiana –, perché dovrebbero andare ad ormeggiare nei moli di Ponente dove esiste una serie di problemi. Ci sono soltanto due compagnie marittime che sostano nella banchina Dogana-Segni (Grandi navi veloci e Corsica Sardinia Ferries, ndc) – aggiunge – e il compromesso potrebbe essere quello di fare scalare le navi che fanno una breve sosta tecnica per poi ripartire. Quelle che arrivano al mattino e ripartono la sera, invece, potrebbero ormeggiare al molo di Ponente, perché rimangono 10 ore con i motori accesi».

Una gran parte dei commercianti del centro cittadino ha chiesto da sempre che le navi attracchino nella banchina vicino al centro urbano. Una richiesta ancora più pressante dopo il periodo di pandemia, in considerazione del fatto che i passeggeri si possono fermare in città per visitare gli esercizi commerciali. Domani alle 10 è comunque prevista una riunione tecnica per gli accosti delle navi – nella sala dell’Autorità marittima – e in quell’occasione si discuterà proprio della richiesta avanzata dal sindaco di Porto Torres. «Siamo disposti ad accogliere qualsiasi soluzione di buon senso – conclude il presidente dell’Autorità di sistema portuale – e nel corso dell’incontro si valuteranno le varie opzioni».

Due anni fa l’Agenzia regionale per la protezione ambientale aveva effettuato il monitoraggio della qualità dell’aria in tutto lo scalo marittimo di Porto Torres, attraverso le centraline gestite dalla stessa Arpas in diverse zone del territorio comunale, e il risultato aveva dato valori ben al di sotto dei limiti consentiti dalla legge. Le analisi erano state richieste dalla Capitaneria di porto, dopo che alcuni cittadini del Lungomare si erano lamentati dei fumi provenienti dalla nave di linea che collega Genova con Porto Torres e che attracca nella banchina Dogana-Segni.

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