La Nuova Sardegna

Sassari

Un canale dedicato per i trapiantati

Un canale dedicato per i trapiantati

L’incontro e gli accordi tra l’associazione Prometeo e l’Azienda Universitaria

16 luglio 2020
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SASSARI. Una rappresentanza della Prometeo Aitf Odv ha incontrato il commissario straordinario facente funzioni Antonio Lorenzo Spano, il direttore sanitario Bruno Contu e la direttrice amministrativa Rosa Maria Bellu della direzione dell’Aou di Sassari e i dottori Francesco Bandiera e Giuliano Alagna dell'Unità integrata di epatologia (Uniep) dell’Aou.

A fine giugno, l’associazione di trapiantati ha rinnovato la richiesta di far accedere, con un canale dedicato, i trapiantati di fegato, pancreas e rene-pancreas della provincia di Sassari alle visite e agli esami, in particolare radiodiagnostici, erogabili dall’azienda e previsti nel follow up. L’Aou si è subito attivata affinché l’Uniep, oltre a seguire i trapiantati di fegato fuori Regione, iniziasse a visitare anche quelli trapiantati in Sardegna che, soprattutto in questo periodo, hanno difficoltà a essere seguiti dal Centro trapianti di fegato di Cagliari.

Durante l’incontro, pertanto, la Prometeo ha richiesto che le visite epatologiche avvengano in raccordo con il Centro trapianti: sia Direzione che Uniep hanno dato massima disponibilità a garantire questa collaborazione. Per quel che riguarda le altre visite e gli esami diagnostici, la Prometeo ha ribadito l’opportunità di prevedere prenotazioni con percorso dedicato, considerate le lunghe liste di attesa con cui anche i trapiantati devono fare i conti quando prenotano attraverso il Cup.

La direzione Aou si è impegnata a trovare una soluzione che garantisca a questi pazienti di effettuare le visite e gli esami secondo la periodicità prescritta, in raccordo con l’Uniep e rendendo noti gli esiti al Centro trapianti.

L’associazione ha, inoltre, invitato l’Uniep a dare il suo contributo, in collaborazione con il Centro regionale trapianti (Crt), per individuare pazienti epatopatici che necessitano di trapianto, in quanto è noto che anche in questo ambito esistono bisogni non “intercettati” dal sistema sanitario.

Infine, è stato affrontato il problema dei pazienti dializzati, tra cui trapiantati, che, a seguito della chiusura della Dialisi del “SS. Annunziata” per casi di positività al Covid-19, da mesi devono recarsi in altre strutture, anche fuori Sassari, per ricevere le cure. I vertici Aou hanno spiegato di aver già previsto, come primo intervento, l’inserimento di due nuovi infermieri, così da poter riprendere il prima possibile l’attività, seppure per un numero di pazienti inferiore rispetto a quello ordinario.

Inoltre, sono in fase di attuazione misure più complesse, con tempi di realizzazione più lunghi, anche in accordo con l’Ats.

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