La Nuova Sardegna

Sassari

Il Latte Dolce si fa lo stadio Fresu: «È l’ora di osare»

di Giovanni Bua
Il Latte Dolce si fa lo stadio Fresu: «È l’ora di osare»

Presa d’atto della giunta per il progetto di riqualificazione da 950mila euro Sarà finanziato dalla società in cambio dell’allungamento della gestione

18 luglio 2020
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SASSARI. Il Latte Dolce si mette in proprio. E, vista la non certo florida situazione dello stadio cittadino principale, il “Vanni Sanna”, che divide con la Torres, cala un progetto da 950mila euro per riqualificare il complesso comunale di via Leoncavallo che ha in gestione fino al 2023. Una strada resa possibile da una recente delibera di giunta che consente all’Amministrazione di dare il via libera a progetti di riqualificazione degli impianti di sua proprietà ai gestori, in cambio di una proroga della durata della convenzione che consenta l'ammortamento degli investimenti.

Detto, fatto. Con la società guidata dal presidente Roberto Fresu che ha incassato l’altro ieri la presa d’atto della giunta comunale per il mega intervento. «Primo tassello – esulta il presidente dei biancocelesti – di quella che potrebbe diventare una cittadella sportiva con pochi eguali nell’Isola. Questo è un progetto che sto portando avanti da anni, da quando abbiamo fatto nascere l’Academy del Latte Dolce. È stato un percorso lungo e in parte ostacolato dalla burocrazia. Già con la passata amministrazione avevamo istituito una pratica al Coni, ma poi tutto si era bloccato. Ora, tra i tanti problemi, si sono aperte anche grandi possibilità. Come lo Sport Bonus o lo Sport periferie, che ci pone nella situazione almeno di provarci con le nostre gambe, anche grazie alla disponibilità dell’amministrazione che ha deciso di incentivare questo tipo di iniziative. Adesso si entra in tecnicismi, spero si possano snellire al massimo e che l’appoggio dell’amministrazione prosegua. Se tutto andrà per il meglio non escludo che il Latte Dolce (che potrebbe comunque lasciare il Vanni Sanna e trasferirsi a Sennori per l’inizio del campionato ndr) possa chiudere la stagione nel campo di casa sua».

Il progetto, pur essendo un “primo step”, è importante. E prevede il rifacimento del campo di gioco, ora in terra battuta, con la realizzazione di un manto sintetico idoneo ai parametri della Lega nazionale dilettanti. E ancora l’adeguamento della tribuna, con la realizzazione di spazi indipendenti e separati per le tifoserie, la pavimentazione dell’ingresso da via Cilea della zona spogliatoi, per ospitare l’ambulanza in occasione delle partite ufficiali. L’ampliamento degli spogliatoi dagli attuali 150 metri quadri a 400 (a norma Coni), con la realizzazione di quattro spogliatoi per le squadre di calcio, spogliatoi per arbitri, sala medica, locali tecnici, ufficio e sala stampa. E ancora la realizzazione tre campi di Paddel e di un nuovo campo in erba sintetica per il calcio a cinque, con la regolarizzazione del fondo e la posa del manto in erba sintetica. E il rifacimento integrale del manto in erba sintetica del campo di calcio ad otto, con la realizzazione del nuovo manto in fibre di polietilene. E infine la riqualificazione della Club House, con la posa in opera di una veranda in legno chiusa con vetrate scorrevoli.

Piano che ora inizia il suo iter tecnico. Con la giunta che nella delibera sottolinea: «La proposta in esame prevede un intervento di riqualificazione e miglioramento di un bene della collettività a carico del privato senza alcun investimento di denaro pubblico. Vogliamo dare impulso a tali forme di sinergia con i gestori, che devono avere un approccio sempre più orientato a porre in essere strategie più attente ad un incremento dei ricavi, che consentono di ottenere un miglior rapporto costi/benefici tale da implementare gli interventi di sistemazione degli impianti a suo carico, funzionali ad una valorizzazione delle strutture sportive cittadine».

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