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Sassari

Il sindaco di Osilo: «I conti sono in ordine e mi ricandiderò»

Il sindaco di Osilo: «I conti sono in ordine e mi ricandiderò»

OSILO. «Un politico a intermittenza, che si accende solo in prossimità di elezioni»: è la definizione che dà il sindaco Giovanni Ligios del capogruppo della minoranza Franco Urgeghe, protagonista di...

18 luglio 2020
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OSILO. «Un politico a intermittenza, che si accende solo in prossimità di elezioni»: è la definizione che dà il sindaco Giovanni Ligios del capogruppo della minoranza Franco Urgeghe, protagonista di un vivace scontro in consiglio comunale sul rendiconto 2019, poi ribadito con una dura nota stampa. «Sinceramente – prosegue il sindaco – pensavo che per aver condiviso la maggior parte degli atti approvati da questa amministrazione nei 5 anni, e per l'atteggiamento a volte collaborativo, si potesse chiudere questo mandato mettendo da parte i discorsi della campagna elettorale». E mostra di non comprendere, il primo cittadino, «l'atteggiamento di una minoranza che non ha capito cosa serve a questo paes”» che in qualche modo sarebbe dettato anche dal fatto che «Urgeghe non vive il paese e non capisce cosa serve e cosa si sta mettendo in cantiere per la nostra comunità». E che così si presterebbe ad un ruolo di «porta voce di seconda mano, di un gruppo che ha più a che fare con la precedente amministrazione».

Il sindaco rivendica poi i finanziamenti ottenuti e le opere realizzate e in corso di realizzazione, indicate nella relazione dell’assessora al bilancio Patrizia Puggioni, mentre rimanda al mittente l’affermazione secondo cui l’amministrazione da lui guidata sarebbe «priva di carattere».

Rispetto all’adesione all’Unione dei Comuni dell’Anglona-Bassa Valle del Coghinas, ricorda che l’Unione composta da ben 11 Comuni è un organismo che esiste, programma e produce servizi, mentre la Rete Metropolitana è un ente che esiste solo sulla carta. E ricorda, Ligios, il risparmio di 70mila euro l’anno nello smaltimento dei rifiuti, grazie all’appalto dell’Unione, così come i 200mila euro per la Piazza di sopra di Santa Vittoria, e il milione 260mila euro da spendere nell’Anfiteatro comunale, nella Valle dei Mulini e nel Castello. Rigettate anche le accuse sull’organizzazione delle manifestazioni, la struttura comunale, al supposto smantellamento dell’ufficio Tecnico. «Considerato che il bilancio del Comune è stato riequilibrato non mandando a gambe all’aria l’ente – conclude Giovanni Ligios – i numeri stessi invitano a chiudere il cerchio con la ricandidatura».

Mario Bonu



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