La Nuova Sardegna

Sassari

Lite per i rifiuti tra rom un ferito e un denunciato

di Gavino Masia
Lite per i rifiuti tra rom un ferito e un denunciato

Notte animata nel campo nomadi di Ponte Pizzinnu: all’ospedale un 38enne Colpito con una bottiglia da un giovane sorpreso a scaricare immondizia

18 luglio 2020
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PORTO MTORRES. Una lite animata legata allo scarico “abusivo” di rifiuti che ha rischiato di finire in tragedia, quella tra due cittadini di etnia rom scoppiata ieri alle 2 di notte nel campo nomadi di Ponte Pizzinnu. Ad avere la peggio tra i contendenti è stato un uomo di 38 anni, caduto a terra sanguinante dopo essere stato colpito violentemente alla testa da una bottiglia di vetro scagliata dal rom più giovane, 26 anni, che si è poi allontanato velocemente dal campo e ha cercato di fare perdere le sue tracce.

È stato invece trasportato d’urgenza all’ospedale civile di Sassari il ferito alla testa, tuttora ricoverato per un trauma cranico e diverse fratture. I medici dell’ospedale gli hanno comunque assegnato 30 giorni di cure.

I carabinieri della Compagnia di Porto Torres sono intervenuti poco dopo la colluttazione, allertati dalle famiglie residenti nel campo nomadi, e hanno immediatamente diramato le ricerche sul fuggitivo. I militari, al comando del capitano Danilo Vinciguerra, hanno rintracciato il 26enne qualche ora dopo, a Sassari, dove risiede, mentre cercava di nascondersi nell’abitazione di un parente.

Dopo aver ascoltato le testimonianze delle famiglie rom sulla lite all’interno dell’area, i carabinieri hanno denunciato il 26 enne per lesioni aggravate con richiesta di detenzione alla procura della Repubblica di Sassari. Il giovane ha raccontato della lite, cominciata verbalmente, fornendo una versione personale dei fatti che però non ha convinto gli uomini dell’Arma. Soprattutto perché totalmente opposta a quella raccontata dalle famiglie e inverosimile considerando la dinamica dei fatti. Una vasta area di questo campo sosta appare da tempo come una vera e propria discarica a cielo aperto, e a quanto pare la lite è nata proprio perché i rom che non risiedono più nel campo ritornano in quello di Porto Torres per depositare i loro rifiuti. La discussione, secondo le indagini dei carabinieri, sarebbe andata a finire in quel modo perché l’aggredito era stanco di vedere persone che scaricano regolarmente i loro rifiuti nel campo, dove vivono anche bambini molto piccoli. Il rimprovero non sarebbe stato gradito dal 26enne che per tutta risposta lo ha colpito alla testa.

Nel campo rom sono rimaste attualmente due famiglie composte da 20 persone, perché non hanno ancora trovato la soluzione abitativa attraverso i voucher finanziati dalla Regione. La famiglia del denunciato ha lasciato un anno fa la struttura, trovando casa nell’agro di Sassari e un altro componente ha invece preferito acquistare un vecchio camper per dirigersi altrove. L’amministrazione comunale aveva avviato tredici mesi fa le procedure che prevedevano entro il mese successivo, secondo quanto aveva annunciato l’assessora alle Politiche sociali Rosella Nuvoli, la chiusura del campo sosta nomadi di Ponte Pizzinnu. Nell’area c’è una grave situazione igienico sanitaria, e i rom ci vivono loro malgrado, in attesa che il Comune trovi per loro un’altra sistemazione.

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