La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, abusi sulla minorenne: «Io violentata e minacciata di morte»

di Nadia Cossu
Sassari, abusi sulla minorenne: «Io violentata e minacciata di morte»

Una 17enne ha raccontato al giudice le molestie subite dallo zio bancario (oggi ai domiciliari) quando aveva solo 12 anni

22 luglio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Ha parlato per diverse ore davanti al giudice Antonello Spanu durante l’incidente probatorio che si è tenuto nell’aula delle audizioni protette del tribunale di Sassari. Ha ripercorso il suo incubo, ha ricordato i momenti terribili durante i quali quello zio tanto premuroso e attento con la sua famiglia aveva abusato di lei. Le aveva fatto male, nel corpo e nell’anima.

Ieri mattina la ragazza di 17 anni – che in un compito in classe assegnato dalla docente di Lettere in occasione della giornata dedicata alla violenza contro le donne aveva raccontato l’intima tragedia vissuta quando aveva appena 12 anni – ha confermato tutte le accuse contro un bancario sassarese di 65 anni che l’avrebbe prima molestata e poi violentata costringendola ad avere un rapporto sessuale con lui dentro la macchina. L’uomo, assistito dall’avvocato Marco Palmieri, da fine giugno è agli arresti domiciliari.

Era presente anche lui, ieri, nel palazzo di giustizia. Ben distante dalla ragazza che, ovviamente, non ha avuto modo nemmeno di incrociarlo nei corridoi del tribunale. Seduto accanto al suo difensore, in un’altra aula, l’indagato ha ascoltato in silenzio il racconto dettagliato della diciassettenne. All’udienza erano presenti, oltre al giudice, il sostituto procuratore Maria Paola Asara e l’avvocato Silvia Ferraris che assiste la giovane fin dall’inizio del suo calvario. Non un tentennamento, non un passo indietro, piuttosto un lucido e circostanziato resoconto di quanto la studentessa avrebbe subìto a partire dall’estate del 2015. E cioè quando lo zio aveva portato lei e suo fratello in una casa di campagna e dopo averla fatta entrare con un pretesto – questa è la sua versione – avrebbe cercato più volte di baciarla.

Poi ci sarebbero stati i due episodi al mare, quando in acqua l’uomo l’avrebbe palpeggiata e poi, approfittando di un momento in cui la ragazzina era sola, l’avrebbe molestata ulteriormente. Fino al momento più drammatico di tutti, anche questo raccontato ieri mattina al giudice. E cioè il giorno in cui lo zio, dopo essere andato a prenderla a scuola, l’avrebbe portata in un terreno nelle campagne di Sassari dove avrebbe abusato sessualmente di lei all’interno della macchina. Episodio, quest’ultimo, che l’avrebbe tormentata per anni e al quale sarebbero seguite le minacce da parte del bancario: «Se parli ammazzo te, poi tuo padre e tua madre».

L’avvocato Palmieri si è detto assolutamente convinto dell’innocenza del suo assistito che fin dal primo momento ha negato categoricamente di aver mai anche solo sfiorato la nipote.

La giovane sarà sottoposta a una perizia psichiatrica finalizzata a stabilire l’attendibilità delle dichiarazioni rese durante l’incidente probatorio.

In Primo Piano
Il caso

Sassari, palazzina pericolante: sgomberate dodici famiglie

di Paolo Ardovino
Le nostre iniziative