La Nuova Sardegna

Sassari

Rettore-sindacati, ora è guerra

di Roberto Sanna
Rettore-sindacati, ora è guerra

Carpinelli pronto a querelare dopo la richiesta di sfiducia presentata al Senato sulla data delle elezioni

23 luglio 2020
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SASSARI. Il 23 novembre, data fissata per le elezioni del nuovo rettore, è ancora lontano ma all’Università la tensione continua a salire e la polemica potrebbe trasferirsi dall’aula magna dell’Ateneo a quella del tribunale: il rettore Massimo Carpinelli replica ai sindacati che avevano chiesto la sfiducia e chiude annunciando di aver dato mandato al proprio legale per assumere «tutte le iniziative giudiziarie a tutela della mia onorabilità personale e rettorale» in quanto «l'attacco sferrato nei miei confronti da alcuni sindacati contiene espressioni che vanno oltre la normale dialettica, seppure aspra, rappresentando presunte condotte illegali nella gestione amministrativa del prossimo confronto elettorale».

Qualche giorno fa i segretari della Flc-Cgil, della Uil-Rua e del Gilda-Unams avevano inviato al Senato accademico un documento nel quale si chiedeva di avviare una procedura di sfiducia sostenendo l’illegittimità del decreto col quale sono state indette le elezioni. Ieri Massimo Carpinelli ha replicato con una nota nella quale contesta i rilievi mossi dai sindacati: «Le procedure adottate sono rispettose della normativa in materia e in alcun modo è stato leso il principio democratico alla base dell’azione amministrativa e di governo – dice il rettore dell’Ateneo sassarese –. Occorre ricordare che le procedure sono disciplinate dallo statuto e da un regolamento approvato nel marzo del 2013. A causa dell’emergenza legata alla pandemia Covid–19, il governo, con il Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito in Legge 6 giugno 2020, n. 41, ha disposto la sospensione dei procedimenti elettorali in corso e dei procedimenti elettorali inerenti a organi monocratici e collegiali in scadenza nel corso dello stato di emergenza».

«Il termine per la sospensione dei procedimenti elettorali è stato inizialmente fissato dal decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, al 31.07.2020 e poi, con la legge n. 41, del 6 giugno 2020 di conversione, è stato anticipato al 30 giugno 2020 – spiega Massimo Carpinelli –. L’art. 3, comma 1, del regolamento che disciplina le procedure per l’elezione prevede che il rettore uscente indica le elezioni e le date delle votazioni entro sei mesi dalla scadenza del mandato. Occorre però assicurare il rispetto delle misure di prevenzione sanitaria in relazione al contenimento del contagio e, pertanto, adottare gli atti del procedimento propedeutici alle elezioni, previsti dagli statuti e dai regolamenti interni, con modalità anche telematiche. Va aggiunto che, visto il perdurare dell’emergenza legata alla pandemia, la V Commissione Bilancio della Camera dei deputati ha approvato la proposta di modifica dell’art. 263 del predetto D.L. 19 maggio 2020, n. 34, in particolare prevedendo che, fino al 31 dicembre 2020, una percentuale di dipendenti pubblici pari al 50% prosegua le proprie attività con la modalità del “lavoro agile”; si è ritenuto necessario, quindi, procedere con l’indizione delle elezioni, garantendo, pur nel contesto emergenziale, un congruo periodo per la realizzazione e presentazione dei programmi e la conseguente campagna elettorale, fermo restando tutte le norme di sicurezza» .

«La carica di rettore merita rispetto e forza adeguata al ruolo e il momento del confronto pubblico dei candidati con i propri elettori è di vitale importanza per le grandi sfide che questa prestigiosa Università dovrà affrontare – chiude Carpinelli –. Intendo ancora ribadire che, come già detto in altre occasioni, cesserò dall’incarico il 31 ottobre 2020, data di scadenza naturale del mandato, anche se la norma mi consentirebbe di rimanere in carica fino alla nomina del mio successore».

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