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Sassari, scongiurato il caos in città: «Rigidi controlli e gallerie aperte»

di Gianni Bazzoni
Sassari, scongiurato il caos in città: «Rigidi controlli e gallerie aperte»

Mediazione della prefetta. Un’autocisterna in panne in via Verona

26 luglio 2020
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SASSARI. Basta un nulla, un banale problema meccanico e una autocisterna carica di gas si blocca in pieno centro a Sassari. Potrebbe succedere, anzi è già successo ieri mattina con le conseguenze che si possono facilmente immaginare. Un mezzo che trasporta prodotti pericolosi e infiammabili si è fermato per avaria in via Verona (tratto in discesa) all’altezza dell’Ippodromo, dove tra l’altro sono in corso i lavori per realizzare la rotatoria. Sono state attivate le procedure di emergenza con la delimitazione di tutta la corsia con i coni di segnalazione, mentre un operatore “sbandierava” un centinaio di metri prima per evidenziare il pericolo agli automobilisti in arrivo.

Se serviva una conferma concreta di ciò che può accadere con il trasferimento del traffico di mezzi pesanti carichi di prodotti pericolosi e infiammabili nel centro urbano, ieri c’è stato il primo avvertimento. Ogni giorno - secondo le statistiche aggiornate - transitano nelle gallerie “Chighizzu” circa 300 automezzi con carichi pericolosi. Ora, in assenza di una soluzione alternativa tutto quel flusso di traffico è trasferito in città via Scala di Giocca. L’allarme è già stato lanciato in maniera chiara e ieri mattina la prefetta di Sassari Maria Luisa D’Alessandro ha convocato e coordinato una riunione straordinaria che si è svolta in videoconferenza. Presenti il sindaco di Sassari Nanni Campus e il commissario straordinario della Provincia Pietrino Fois, il segretario generale della Filt-Cgil Arnaldo Boeddu (che aveva ravvisato l’urgenza di una mediazione autorevole da parte del rappresentante del Governo) e poi Confindustria, le organizzazioni datoriali e l’Anas.

L’incontro si è svolto all’insegna della chiarezza e caratterizzato da un obiettivo centrale: evitare che un provvedimento adottato per garantire la sicurezza nelle gallerie sulla 131 possa trasferire il problema nel cuore della città di Sassari. Magari scatenando provvedimenti (non solo di protesta ma anche di tutela della sicurezza pubblica) che potrebbero sortire uno scontro tra istituzioni.

Alla fine sono state ascoltate tutte le posizioni e la prefetta ha previsto un nuovo passaggio con i rappresentanti dell’Anas per valutare quali margini di manovra ci possono essere per modificare l’ordinanza 58 e prevedere eventuali soluzioni alternative.

Le idee, in fondo, non mancano e alcune sono facilmente attuabili in tempi brevi.

«La mediazione della prefetta di Sassari che ha convocato tutte le parti nell’arco di 48 ore – ha detto il segretario generale della Filt-Cgil Arnaldo Boeddu – ha fatto in maniera che sia stato analizzato e approfondito il problema. Sono soddisfatto, sta prevalendo il buon senso da parte di tutti». E Boeddu rilancia la sua proposta: «Giusto mettere a norma le gallerie rispetto alle ultime direttive, ma contemporaneamente occorre consentire il transito a tutti i mezzi con prescrizioni più severe. Per esempio il limite a 50 Km/h, la distanza tra veicoli di 100 metri e il posizionamento di autovelox fissi in ingresso e in uscita di entrambi i tunnel di “Chighizzu”. Di certo si dovrà evitare che quasi 300 autotreni e autoarticolati entrino a Sassari ogni giorno con grave pregiudizio della sicurezza e della salute dei cittadini».

Tra le altre cose da tenere ben presenti c’è anche il fatto che è stato indicato come soluzione un percorso alternativo - come quello di Scala di Giocca - che forse non era ben conosciuto da tutti sotto il profilo della pericolosità e della inadeguatezza strutturale.

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