La Nuova Sardegna

Sassari

Tagli ai fondi, la rivolta dei barracelli

Tagli ai fondi, la rivolta dei barracelli

Il comandante Solinas si dimette: «Sospendiamo le attività non in convenzione»

28 luglio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Dimissioni già protocollate (anche se in Comune non ne trovano traccia) e attività extra convenzione sospese da ieri, a iniziare dalla “guardiania” agli eventi di Sassari Estate. Perché «posso accettare che ai miei uomini non venga riconosciuto niente per l’incredibile mole di lavoro fatta durante l’emergenza Covid, ma non che gli venga dato ancora meno dello scorso anno. È prima di tutto una mancanza di rispetto, ma anche un duro colpo per persone che sono molto più che dei semplici volontari, e che dedicano ai loro importanti compiti la maggior parte del loro tempo e delle loro energie». Parole del comandate dei barracelli Sassaresi Tore Solinas che, saputo del taglio dei finanziamenti deciso da Palazzo Ducale per il 2020, minaccia di andarsene sbattendo la porta. «Giovedì – racconta – ho saputo che dal settore Ambiente erano stati ridotti gli stanziamenti da 75mila e 50mila euro. E già quelli della Protezione civile erano stati dimezzati, passando da 41mila e 20mila euro. E questo nonostante i servizi in questo terribile 2020 siano quasi raddoppiati».

Servizi che per i 111 effettivi (con almeno 25 barracelli che di fatto fanno i volontari a tempo pieno) possono arrivare a 20-25 al mese, con impegno h24. «Per 20 euro lordi – spiega Solinas - c’è gente che arriva dai paesi, usando la sua auto. Persone per le quali non c’è domenica o vacanza che tenga. Che è stata in prima linea nel momento della massima emergenza, e lo è tuttora, dando supporto alle strutture sanitarie per i tamponi, alla distribuzione degli aiuti, ai controlli a campagna amica o durante gli eventi di Sassari Estate». Attività ora sospese, con la compagnia che continuerà nel consueto impegno nella campagna antincendi, il trasporto dell’acqua nell’agro, il controllo generale del territorio. Le dimissioni di Solinas rimangono però sul tavolo. «Non meritavamo un trattamento del genere», chiude.

«La scelta dell’amministrazione è incomprensibile – attacca il consigliere comunale di Futuro Comune, Marco Dettori –. La compagnia barracellare ha avuto un ruolo fondamentale in questi mesi, e potrebbe essere chiamata di nuovo a fornire il suo straordinario supporto se l’emergenza dovesse riesplodere. Andrebbe gratificata e invece si è deciso di fare cassa sulla pelle di decine di volontari, che all’aiuto degli altri dedicano la vita. Attendiamo le motivazioni di questa decisione, anche se non crediamo ce ne siano di davvero convincenti». (g.bua)

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative