La Nuova Sardegna

Sassari

Cossoine, l’aula consiliare intitolata a Luciana Mannu

di Mario Bonu
Cossoine, l’aula consiliare intitolata a Luciana Mannu

É stata la prima sindaca, grande il suo impegno per l’emancipazione femminile Ha insegnato per 46 anni, medaglia d’oro del Quirinale per meriti educativi

01 settembre 2020
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COSSOINE. Per il “profondo impegno di Luciana Mannu per l’emancipazione femminile in un’epoca in cui l’assegnazione di ruoli di potere alla donna nei contesti civili e sociali era ancora lontana, ancor di più in piccole comunità come la nostra”. É la motivazione dell’intitolazione dell’aula consiliare del Comune a Luciana Mannu, prima sindaca donna di Cossoine dal 1966 al 1970. E ancora, per “l’alto senso civico, lo spirito di servizio, l’amore per la giustizia della sindaca Mannu, e per l’importante apporto della stessa al progresso civile della comunità”. La figura della maestra-sindaca è stata ricordata a più voci, in un incontro che ha vissuto momenti di forte commozione. A iniziare dal parroco, don Peppino Lintas, che nella celebrazione della messa ne ha ricordato la grande religiosità e il forte impegno sociale. E poi la sindaca, Sabrina Sassu, che ha sintetizzato le note biografiche della sua antesignana, ed ha letto le motivazioni della delibera consiliare con cui è stata disposta l’intitolazione dell’aula. E poi i parenti di “signorina Luciana”, la nipote Luisa Mannu, vice-sindaca del Comune di Pozzomaggiore, amministratrice comunale “anche grazie a lei”, che ne ha delineato commossi ricordi, e Tina Nuvoli, una vita trascorsa insieme a Luciana, che con accenti di forte commozione, ha letto uno straordinario articolo dedicato a Luciana Mannu da Manlio Brigaglia, “Cosa dice il sindaco”, pubblicato nella rubrica “Taccuino sardo” della Nuova Sardegna l’8 settembre 1968.

E ancora Maria Luisa Chicconi, curatrice del volume “Raccontando Cossoine”, che ha letto una intensa intervista a Luciana, che con grande rammarico di tutti, per problemi di varia natura, non riuscì a entrare nel volume. Luciana Mannu era nata a Pozzomaggiore il 28 agosto del 1921. All’età di sei anni perse la madre, per cui trascorse gli anni fino al diploma di insegnante nell’orfanotrofio di Sassari. Iniziò l’insegnamento in Gallura, nel periodo della guerra, ma dopo poco ottenne il trasferimento a Cossoine, dove vivevano i nonni materni. Qua insegnò per 46 anni, fino all’anno scolastico 1985/86, quando chiuse la sua intensa carriera con una medaglia d’oro “per meriti educativi”, attribuitale dal Presidente della Repubblica. Nel frattempo, nel 1956, venne eletta per la prima volta in consiglio comunale, nel gruppo di minoranza. Nel suo secondo mandato fu vice-sindaca fino al giugno 1966, quando in seguito alle dimissioni del sindaco in carica Leonardo Caddia, venne eletta primo sindaco donna del Comune di Cossoine. Rimane in carica fino al 1970.

Luciana Mannu è’ morta a Cossoine il 6 luglio 2017.

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