La Nuova Sardegna

Sassari

Si tuffa a Balai, annega donna di 32 anni

di Gavino Masia
Si tuffa a Balai, annega donna di 32 anni

Sara Rassu era andata al mare da sola. L’allarme dato alle 15 da una amica che non riusciva a contattarla al telefono

02 settembre 2020
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PORTO TORRES. E scesa da sola tra le rocce per dirigersi nella piccola insenatura dello Scoglio Ricco, a poca distanza dalla spiaggia di Balai. Qualche istante e si è buttata in acqua, ha cominciato a nuotare e poi è sparita tra le onde. Il corpo di Sara Rassu, portotorrese di 32 anni, è stato recuperato nel primo pomeriggio dall’equipaggio della motovedetta della Capitaneria di porto nella baia di Balai lontano. Il referto del medico legale parla di morte per asfissia da annegamento.

Il sostituto procuratore di turno, Paolo Piras, ha disposto il trasferimento della salma all’Istituto di Patologia forense di Sassari per l’autopsia.

Appena si è diffusa la notizia, nel piazzale vicino alla pista ciclabile in direzione di Balai lontano sono arrivati parenti e amici di Sara Rassu. Dolore e incredulità dopo le ore drammatiche trascorse a cercare di capire perchè la donna non rispondeva alle chiamate di quanti la cercavano. Con l’amica del cuore si dovevano infatti vedere ieri mattina, così come aveva previsto Sara. Poi lo spostamento al pomeriggio e la decisione di andare al mare da sola. Niente telefonino per una mattinata di pieno relax.

Con il passare delle ore, non vedendola arrivare per l’ora di pranzo i familiari hanno cominciato a preoccuparsi e a fare girare i messaggi.

La svolta della tragica vicenda poco prima delle 15, con una telefonata alla centrale operativa 112 dei carabinieri da parte di un’amica che affermava di non riuscire a trovare Sara Rassu nella zona di Balai dove dovrebbe essere stata.

Da quel momento sono partite le ricerche in mare e a terra nella zona costiera dallo Scoglio Ricco (dove sono stati ritrovati anche gli abiti della donna poggiati sulla roccia), a Balai lontano con la motovedetta Cp 810 della Guardia costiera. Sul posto anche i carabinieri e i vigili del fuoco con i sommozzatori. Il corpo della giovane donna è stato rinvenuto a circa 600 metri dalla chiesa di Balai lontano: una volta sistemato a bordo e stato trasferito nella banchina della Capitaneria, in attesa del medico del 118 che ne ha constatato il decesso.

«Sara era come una sorella per mia figlia e un’altra figlia per me e mia moglie – dice commosso un amico di famiglia –, perché la conoscevano sin da bambina ed eravamo particolarmente affezionati».

Tante le testimonianze di affetto ai familiari per la scomparsa di Sara Rassu. Cosa sia accaduto mentre la donna faceva il bagno, lo potrà stabilire l’autopsia disposta dal magistrato e che il medico legale eseguirà presumibilmente nella giornata di oggi. L’ipotesi più probabile resta quella di un malore improvviso, forse dopo che Sara Rassu si è trovata in difficoltà mentre nuotava . In quel momento purtroppo nessuno si sarebbe accorto di niente.

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