La Nuova Sardegna

Sassari

il comitato scrive al prefetto 

«Sporcizia, chiasso e droga la zona è una polveriera»

di Luca Fiori
«Sporcizia, chiasso e droga la zona è una polveriera»

SASSARI. Da quasi un anno attendono un incontro con il sindaco, al quale già da ottobre del 2019 - poco dopo la sua elezione - avrebbero voluto presentare la lista dei problemi.Ora gli esponenti del...

03 settembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Da quasi un anno attendono un incontro con il sindaco, al quale già da ottobre del 2019 - poco dopo la sua elezione - avrebbero voluto presentare la lista dei problemi.

Ora gli esponenti del “Comitato Centro Storico” chiedono che ad ascoltarli sia il prefetto Maria Luisa D’Alessandro, perché quello che sta succedendo nella parte antica della città – a sentire le lamentele quotidiane dei residenti – non può essere più ignorato dalle istituzioni.

Ieri mattina il presidente del comitato di cittadini Giovanni Ruiu ha fatto protocollare in Prefettura una lettera con la quale si chiede al rappresentante del Governo che venga presa in considerazione l’istituzione di «un’area di crisi del centro storico con incentivazione dei controlli delle forze dell’ordine e presidio del territorio antico della città – hanno scritto i cittadini – con la reintroduzione della figura dei poliziotti di quartiere».

Nella lettera, inviata anche al sindaco Nanni Campus, il comitato denuncia con preoccupazione che la situazione sta peggiorando ogni giorno.

«Lo spaccio e l’uso degli stupefacenti nei nostri vicoli – spiega il presidente Giovanni Ruiu – sta imperversando, cosi come gli schiamazzi notturni, le discariche a cielo aperto e non ultimo l’uso delle nostre strade come dei veri e propri vespasiani. Una situazione a dir poco catastrofica. Abbiamo la necessità di un intervento forte delle autorità civili e militari – prosegue Ruiu – per arginare questi eventi che ormai stanno diventando quotidiani, anzi delle vere e proprie consuetudini». Nei vicoli del centro - segnalano i cittadini - lo spaccio non si è mai fermato, nonostante l’impegno delle forze dell’ordine e la maxi operazione dei carabinieri che il 6 luglio scorso aveva portato all’esecuzione di 16 misure cautelari in carcere e 23 agli arresti domiciliari. Dopo meno di due mesi la maggior parte degli arrestati, tutti nigeriani, è già tornata in libertà.

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative