mobilità
Asfalto abraso e piccoli crateri, strade cittadine molto pericolose
PORTO TORRES. In portotorrese si chiamano “zappuri”. Sono i rattoppi, perché in altro modo non si possono definire gli interventi di bitumatura in atto in questi giorni su molte strade cittadine. È...
10 settembre 2020
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PORTO TORRES. In portotorrese si chiamano “zappuri”. Sono i rattoppi, perché in altro modo non si possono definire gli interventi di bitumatura in atto in questi giorni su molte strade cittadine. È incredibile, per esempio, la situazione del tratto di strada compreso tra l’ormai ex semaforo di via Sassari e la rotatoria con viale delle Vigne: un continuo susseguirsi di buche di dimensioni variabili, spesso importanti; piccoli crateri lungo l’ideale linea di mezzeria tra le due singole corsie che compongono la carreggiata o ai lati della strada.
E che dire di viale delle Vigne? L’asfalto è abraso in più punti, in altri il cemento lo sostituisce laddove vi sono tracce di interventi lasciando talvolta delle buche scoperte. E dove si riconoscono gli interventi di bitumatura recentissimi spesso nelle vicinanze permangono le buche, alcune parecchio lunghe e di discreta profondità.
La situazione limite si raggiunge negli incroci, in particolare quello con via Antonelli e i due che collegano l’arteria con il piazzale dei parcheggi del Conad: le erbacce fuoriescono dagli interstizi tra marciapiede – sovente ridotto in condizioni deplorevoli lungo tutta la via – e invadono la carreggiata, ma soprattutto le buche profonde, i rattoppi in cemento, l’asfalto abraso la fanno da padrone. Sono tutte situazioni che costituiscono un rischio potenziale per automobilisti e soprattutto ciclisti e motociclisti, in particolare quando la stagione delle piogge farà capolino nel cielo di Porto Torres.
Emanuele Fancellu
E che dire di viale delle Vigne? L’asfalto è abraso in più punti, in altri il cemento lo sostituisce laddove vi sono tracce di interventi lasciando talvolta delle buche scoperte. E dove si riconoscono gli interventi di bitumatura recentissimi spesso nelle vicinanze permangono le buche, alcune parecchio lunghe e di discreta profondità.
La situazione limite si raggiunge negli incroci, in particolare quello con via Antonelli e i due che collegano l’arteria con il piazzale dei parcheggi del Conad: le erbacce fuoriescono dagli interstizi tra marciapiede – sovente ridotto in condizioni deplorevoli lungo tutta la via – e invadono la carreggiata, ma soprattutto le buche profonde, i rattoppi in cemento, l’asfalto abraso la fanno da padrone. Sono tutte situazioni che costituiscono un rischio potenziale per automobilisti e soprattutto ciclisti e motociclisti, in particolare quando la stagione delle piogge farà capolino nel cielo di Porto Torres.
Emanuele Fancellu