l’inchiesta
Cade durante la gastroscopia indagati medico e infermiera
SASSARI. Si era recata nel reparto di Gastroenterologia delle ciniche di San Pietro per una gastroscopia da eseguire in day hospital, ma da quel giorno la sua vita è cambiata a causa di un incidente...
11 settembre 2020
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SASSARI. Si era recata nel reparto di Gastroenterologia delle ciniche di San Pietro per una gastroscopia da eseguire in day hospital, ma da quel giorno la sua vita è cambiata a causa di un incidente accaduto in sala operatoria.
Avrebbe riportato danni fisici permanenti una donna sassarese di 71 anni, originaria di un paese della provincia ma da anni residente in città, caduta rovinosamente dal lettino dell’ospedale durante l’esame, quando si trovava sotto l’effetto dell’anestesia totale.
Per questo motivo qualche giorno dopo l’incidente era stata aperta un’inchiesta e la Procura della Repubblica aveva iscritto un medico e una infermiera del reparto nel registro degli indagati.
Erano stati i familiari della donna a rendersi conto che qualcosa era andato storto durante l’esame e successivamente a presentare una querela. Due nipoti della donna erano state avvisate dai medici del reparto che la paziente era scivolata durante la gastroscopia. «Nostra zia – hanno raccontato ieri mattina le due donne in aula al giudice Stefania Tronci – era completamente tumefatta quando siamo arrivate in ospedale. E da quel giorno – hanno aggiunto le due testimoni – la sua vita non è stata più la stessa».
Dopo una lunga riabilitazione la donna, rappresentata nel processo dall’avvocato Giuseppe Onorato, ha continuato ad avere problemi fisici, come sbandamenti e perdita di equilibrio. Il medico e l’infermiera finiti a processo devono difendersi dall’accusa di lesioni colpose gravi. Difesi entrambi dall’avvocato Gabriele Satta, compariranno in aula la prossima udienza. Secondo la ricostruzione della Procura non avrebbero adottato tutte le precauzioni per evitare che la paziente – peraltro sotto l’effetto dell’anestesia – cadesse a dal lettino procurandosi lesioni in tutto il corpo. (l.f.)
Avrebbe riportato danni fisici permanenti una donna sassarese di 71 anni, originaria di un paese della provincia ma da anni residente in città, caduta rovinosamente dal lettino dell’ospedale durante l’esame, quando si trovava sotto l’effetto dell’anestesia totale.
Per questo motivo qualche giorno dopo l’incidente era stata aperta un’inchiesta e la Procura della Repubblica aveva iscritto un medico e una infermiera del reparto nel registro degli indagati.
Erano stati i familiari della donna a rendersi conto che qualcosa era andato storto durante l’esame e successivamente a presentare una querela. Due nipoti della donna erano state avvisate dai medici del reparto che la paziente era scivolata durante la gastroscopia. «Nostra zia – hanno raccontato ieri mattina le due donne in aula al giudice Stefania Tronci – era completamente tumefatta quando siamo arrivate in ospedale. E da quel giorno – hanno aggiunto le due testimoni – la sua vita non è stata più la stessa».
Dopo una lunga riabilitazione la donna, rappresentata nel processo dall’avvocato Giuseppe Onorato, ha continuato ad avere problemi fisici, come sbandamenti e perdita di equilibrio. Il medico e l’infermiera finiti a processo devono difendersi dall’accusa di lesioni colpose gravi. Difesi entrambi dall’avvocato Gabriele Satta, compariranno in aula la prossima udienza. Secondo la ricostruzione della Procura non avrebbero adottato tutte le precauzioni per evitare che la paziente – peraltro sotto l’effetto dell’anestesia – cadesse a dal lettino procurandosi lesioni in tutto il corpo. (l.f.)
