POLIZIA LOCALE
Covid, la città rispetta le norme sedici controlli e due sanzioni
SASSARI. Due sole sanzioni su 16 attività controllate. Sassari ancora una volta dimostra di essere una comunità responsabile, capace di rispettare le regole per fronteggiare l’emergenza coronavirus...
11 settembre 2020
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SASSARI. Due sole sanzioni su 16 attività controllate. Sassari ancora una volta dimostra di essere una comunità responsabile, capace di rispettare le regole per fronteggiare l’emergenza coronavirus che è tutt’altro che rientrata. Le verifiche dimostrano che in città l'uso della mascherina è in generale rispettato e i locali - come bar e ristoranti - si stanno adeguando alla normativa vigente, seguendo le prescrizioni e in particolare l'ultima ordinanza del 7 settembre che introduce importanti novità sugli obblighi in carico ai gestori delle attività. È quanto è emerso dai controlli a tappeto eseguiti anche ieri sera dal nucleo in borghese della Polizia locale. Sedici gli esercizi interessati e soltanto due sanzioni.
Le attività hanno riguardato tutto il territorio, e non soltanto il centro. Dai bar e ristoranti presenti nelle gallerie commerciali, a quelli della periferia, fino al centro, dove si concentrano più spesso le persone. Tutto è risultato in regola, tranne due ristoranti (collocati in due tra le aree più frequentate della città). Uno non aveva il registro dei clienti. Alla richiesta di spiegazioni ha detto che lo aveva il commercialista, ma non era disponibile neanche un elenco delle persone presenti in quel momento. Il registro, che deve contenere i nominativi e i numeri di telefono di tutti gli avventori e non solo di coloro che prenotano, deve rimanere a disposizione degli organi di vigilanza per quattordici giorni. Il secondo, invece, ha ammesso di non conoscere l'ordinanza né altre prescrizioni attualmente in vigore per fronteggiare la pandemia. Per entrambi la sanzione elevata è di 400 euro, oltre a quella accessoria che può essere comminata in un secondo momento e prevede la chiusura dell'attività fino a trenta giorni.
Le attività hanno riguardato tutto il territorio, e non soltanto il centro. Dai bar e ristoranti presenti nelle gallerie commerciali, a quelli della periferia, fino al centro, dove si concentrano più spesso le persone. Tutto è risultato in regola, tranne due ristoranti (collocati in due tra le aree più frequentate della città). Uno non aveva il registro dei clienti. Alla richiesta di spiegazioni ha detto che lo aveva il commercialista, ma non era disponibile neanche un elenco delle persone presenti in quel momento. Il registro, che deve contenere i nominativi e i numeri di telefono di tutti gli avventori e non solo di coloro che prenotano, deve rimanere a disposizione degli organi di vigilanza per quattordici giorni. Il secondo, invece, ha ammesso di non conoscere l'ordinanza né altre prescrizioni attualmente in vigore per fronteggiare la pandemia. Per entrambi la sanzione elevata è di 400 euro, oltre a quella accessoria che può essere comminata in un secondo momento e prevede la chiusura dell'attività fino a trenta giorni.