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Prima liceo e 12 alunni nel limbo I genitori ora danno l’aut-aut

Prima liceo e 12 alunni nel limbo I genitori ora danno l’aut-aut

CASTELSARDO. La classe prima del liceo non si farà, o forse si. Ieri mattina è arrivato il diniego, da considerarsi però solo temporaneo, da parte del ministero dell’Istruzione, all’Ufficio...

24 settembre 2020
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CASTELSARDO. La classe prima del liceo non si farà, o forse si. Ieri mattina è arrivato il diniego, da considerarsi però solo temporaneo, da parte del ministero dell’Istruzione, all’Ufficio Scolastico Regionale. Dodici studenti non sono sufficienti per attivare la prima classe del liceo scientifico, ma non tutto è perduto, il liceo scientifico di Lu Bagnu è stato considerato “problematica di fascia A”, fra le prime in ordine di importanza. Ovvero: “se avanzano fondi, dopo la nomina degli insegnanti, sarà fra le prime classi ad essere attivate”. Mesi di interlocuzioni, incontri, interrogazioni regionali, interessamento della stampa, dei genitori e della politica locale e territoriale non sono stati, per il momento, sufficienti ad assicurare ai ragazzi del 2006, la possibilità di frequentare la prima classe del liceo scientifico a Lu Bagnu, rischiando di fare sparire, forse per sempre, il corso liceale nel territorio. I genitori, stremati e delusi dall'insensibilità dello Stato di fronte al diritto allo studio dei loro ragazzi, hanno deciso di attendere ancora qualche giorno e mandare i figli a scuola, a partire da oggi, inserendoli, di concerto con la dirigenza del Paglietti, nella classe prima del liceo linguistico, in attesa di buone nuove. «Attesa che può durare giusto sino a venerdì - chiariscono i genitori - non possiamo far perdere ulteriori giorni di lezione ai nostri figli. Se entro la fine della settimana non avremo una risposta certa, chiederemo il nulla osta per il trasferimento ad altre scuole». Ulteriori 12 ragazzi andranno quindi ad ingrossare le fila di coloro che, ogni giorno partono in pullman alla volta del capoluogo, su mezzi di trasporto già ora insufficienti a garantire il distanziamento sociale previsto in tempi di Covid. «Stanno negando il diritto allo studio ai nostri ragazzi, facendo gretti calcoli economici - ribadiscono i genitori - in un momento in cui si parla tanto di evitare le classi pollaio, 12 alunni non vengono considerati un numero sufficiente per attivare una classe. Stranamente lo stesso numero è stato considerato valido per l'attivazione della classe del linguistico, nello stesso plesso». «È doveroso ringraziare per l'impegno sin qui profuso, l'assessore regionale alla pubblica istruzione, Andrea Biancareddu con tutto il suo staff, i consiglieri regionali Gian Franco Satta, Pietro Moro ed Aldo Salaris, il vice-ministro Anna Ascani, la parlamentare Romina Mura, Francesco Feliziani, oltre a chi ha agito autonomamente, in contatto quotidiano con l’amministrazione comunale - sottolinea l'assessore alla pubblica istruzione Raffaela Posadino - con il sindaco Antonio Capula abbiamo fatto tutti i tentativi per salvare la nostra prima classe del glorioso liceo scientifico. Ora speriamo che, nell’ottica di una rivisitazione delle classi, si possa ottenere una deroga all’Ufficio Scolastico Regionale per il prosieguo delle attività».

Donatella Sini

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