La Nuova Sardegna

Sassari

Pestaggio razzista a Sassari, perizia al 22enne

Pestaggio razzista a Sassari, perizia al 22enne

La richiesta presentata dai difensori: non era capace di intendere e di volere

29 settembre 2020
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SASSARI. Scioglierà la riserva nel corso della prossima udienza fissata per metà ottobre il giudice dell’udienza preliminare Antonello Spanu, a cui i difensori di Pietro Silanos, il 22enne sassarese accusato della brutale aggressione a un giovane della Guinea, hanno chiesto di far sottoporre il loro cliente a una perizia psichiatrica.

Secondo gli avvocati Paola Dessì e Gabriele Satta il giovane non sarebbe stato capace di intendere e di volere quando a metà settembre del 2018 aggredì brutalmente uno straniere di 24 anni davanti all’istituto magistrale. Gli agenti della polizia locale erano risaliti a lui in poco tempo, grazie alle testimonianze raccolte dopo l’aggressione e alle immagini registrate dalle telecamere della zona. Diversi precedenti alle spalle, Silanos era finito in manette qualche giorno dopo con l’accusa di essere stato a capo del branco che pochi giorni prima aveva aggredito e pestato un 24enne originario della Guinea, titolare di protezione internazionale.

A luglio il giovane aveva scelto di affrontare il processo con il rito abbreviato e i giorni scorsi i suoi difensori hanno chiesto che venga sottoposto a una perizia psichiatrica. L’accusa nei suoi confronti è di lesioni personali aggravate da motivi razziali. L’inchiesta due anni fa era stata seguita direttamente dal procuratore capo della Repubblica Gianni Caria e dal pubblico ministero Maria Paola Asara. Dopo l’arresto di Pietro Silanos erano stati individuati anche gli altri due componenti del branco. La loro vicenda processuale ha preso una strada diversa. Difesi dall’avvocato Paolo Spano i due giovani stanno beneficiando della “messa alla prova”. Il giovane originario della Guinea, assistito dall’avvocato Antonio Canu, stava camminando a piedi in corso Cossiga. Era diretto in piazza d’Italia dove aveva appuntamento con un amico. All’incrocio con Corso Margherita di Savoia, il 24enne si era fermato al semaforo in attesa del verde, dall’altra si era materializzato il branco. Pochi istanti dopo era scattata la violenza. (l.f.)

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