Blitz del noe ad alghero
Fanghi da smaltire nella fossa abusiva
Denunciato il titolare di un rimessaggio di barche a Carrabuffas
01 ottobre 2020
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ALGHERO. Aveva realizzato una fossa settica abusiva all’interno del suo rimessaggio di barche, nella zona di Carabuffas alla periferia di Alghero, al cui interno erano stati depositati circa quattromila litri di fanghi da smaltire.
Lo hanno scoperto i giorni scorsi i carabinieri del Noe di Sassari durante un’ispezione a sorpresa e per il proprietario, un algherese di 57 anni, è scattata una denuncia.
Durante il blitz i militari del nucleo operativo ecologico, coadiuvati dagli agenti della polizia locale di Alghero, hanno appurato che all’interno della rimessa di barche, all’ingresso della città catalana, il proprietario aveva realizzato senza alcuna autorizzazione una fossa settica.
Nel profondo fossato erano stati accumulati abusivamente circa quattromila litri di fanghi, che devono per legge essere smaltiti o recuperati entro un anno. La normativa prevede infatti che i fanghi debbano essere smaltiti o recuperati entro il termine di un anno dalla effettiva produzione.
Gli uomini del Noe, guidati dal capitano Andrea Ceron, hanno presentato una dettagliata relazione in Procura. Il 57enne titolare della rimessa deve rispondere oltre che del reato ambientale per aver interrato i fanghi senza autorizzazione, anche di abuso edilizio per la realizzazione non autorizzata della fossa settica. (l.f.)
Lo hanno scoperto i giorni scorsi i carabinieri del Noe di Sassari durante un’ispezione a sorpresa e per il proprietario, un algherese di 57 anni, è scattata una denuncia.
Durante il blitz i militari del nucleo operativo ecologico, coadiuvati dagli agenti della polizia locale di Alghero, hanno appurato che all’interno della rimessa di barche, all’ingresso della città catalana, il proprietario aveva realizzato senza alcuna autorizzazione una fossa settica.
Nel profondo fossato erano stati accumulati abusivamente circa quattromila litri di fanghi, che devono per legge essere smaltiti o recuperati entro un anno. La normativa prevede infatti che i fanghi debbano essere smaltiti o recuperati entro il termine di un anno dalla effettiva produzione.
Gli uomini del Noe, guidati dal capitano Andrea Ceron, hanno presentato una dettagliata relazione in Procura. Il 57enne titolare della rimessa deve rispondere oltre che del reato ambientale per aver interrato i fanghi senza autorizzazione, anche di abuso edilizio per la realizzazione non autorizzata della fossa settica. (l.f.)