La Nuova Sardegna

Sassari

Migranti, Guardia costiera in Spagna

di Gavino Masia
Migranti, Guardia costiera in Spagna

I militari della Capitaneria impegnati fino al 7 novembre nella missione Frontex “Indalo”con la motovedetta CP 291

01 ottobre 2020
3 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. La motovedetta CP 291 è salpata nel primo pomeriggio di ieri dalla banchina della Capitaneria di porto alla volta del Mar di Alboran per dare supporto alla Guardia Civil spagnola nel controllo dei flussi migratori clandestini nel Mediterraneo. In conformità a quanto previsto nel regolamento Frontex - su richiesta di uno Stato membro di fronte ad una situazione di pressione migratoria urgente ed eccezionale alle frontiere esterne - è infatti possibile inviare squadre europee di guardie di frontiera per un periodo limitato nel territorio dello Stato richiedente. L’alta professionalità mostrata dai militari della Guardia costiera turritana nelle precedenti missioni umanitarie, tra cui l’operazione “Triton” sul mar Egeo, era stata elogiata anche ai piani alti della Marina: una conferma di come i marinai della Capitaneria si adattino immediatamente e con tanto coraggio a nuove realtà operative.

Il contesto internazionale della nuova operazione è denominata “Indalo” e si pone come obiettivo quello di intervenire tempestivamente in caso di eventi nell’area delle acque territoriali della Spagna. La motovedetta CP 291 è un pattugliatore d’altura dotato dei più moderni e sofisticati sistemi radar di scoperta navale per l’impiego ad ampio raggio nei teatri operativi nazionali ed esteri. É lungo 25 metri ed è capace di un’autonomia di quasi 1000 miglia: avrà il delicato incarico di fornire supporto e assistenza tecnica con l’obiettivo di rafforzare la capacità di sorveglianza delle frontiere sul controllo dei flussi migratori. L’equipaggio, comandato dal luogotenente Mariano Atzeni, è composto da altri 7 marinai più 2 soccorritori navali, che sono stati imbarcati sull’unità della Guardia costiera e saranno impegnati nella missione fino al 7 novembre 2020.

«Questa è la mia sesta missione – ha detto, poco prima della partenza, il luogotenente Atzeni – e il teatro delle operazioni sarà nella parte della Spagna che si affaccia all’Algeria: in quella zona di mare c’è da tempo una grossa partenza di barchini dalla costa algerina verso la costa spagnola, e Frontex ha deciso di programmare questa missione per supportare al meglio la componente navale spagnola nei controlli dei flussi. La Guardia Civil si posizionerà più al largo, mentre il nostro equipaggio navigherà sottocosto per l’ultimo controllo"". Il Mar di Alboran è soggetto a venti forti a causa della sua posizione geografica, la parte più occidentale del Mediterraneo. É infatti delimitato a ovest dallo stretto di Gibilterra e ad est da una linea che congiunge Cabo de Gata sulle coste spagnole a Cap Fegalo sulle coste africane.

«Tutto l’equipaggio è concentrato su questa missione – assicura il comandante della motovedetta –, considerando che l’area marina spagnola da controllare è molto estesa, e il nostro compito è quello di investigare sui barchini che arrivano senza autorizzazione, identificando lo scafista e consegnandolo alle autorità iberiche».

In Primo Piano
Amministrative

L’annuncio di Massimo Zedda: «Anche Azione mi sosterrà con una lista». I 5 Stelle: «Subito un chiarimento»

di Umberto Aime

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

Le nostre iniziative