La Nuova Sardegna

Sassari

Assenteismo, il Comune di Alghero parte civile

di Luca Fiori
Assenteismo, il Comune di Alghero parte civile

L’amministrazione catalana si è costituita nel processo contro tre dipendenti denunciati dalla Finanza

03 ottobre 2020
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SASSARI. Il Comune di Alghero sarà parte civile nel processo contro due dei tre impiegati dell’amministrazione catalana denunciati a gennaio di quest’anno dalla guardia di finanza con l’accusa di aver reiteratamente abbandonato il posto di lavoro per recarsi a fare compere, al bar a leggere il giornale o addirittura a svolgere un’altra attività.

La costituzione di parte civile è stata annunciata ieri mattina al giudice dell’udienza preliminare Antonello Spanu dall’avvocato Valeria Cubeddu che rappresenta il comune algherese.

Uno dei tre imputati, difeso dall’avvocato Danilo Mattana, ha già annunciato però che sceglierà la via del patteggiamento. Una via che potrà percorrere perché, essendo già andato in pensione, non correrà il rischio di perdere il lavoro.

Sceglieranno invece il dibattimento gli altri due impiegati, difesi dagli avvocati Edoardo Morette e Stefano Carboni, che in caso di condanna andranno incontro anche al rischio della perdita del posto di lavoro.

Il processo è stato aggiornato a fine novembre. Le indagini della guardia di finanza erano partite all’inizio dello scorso anno, in seguito a una segnalazione presentata proprio per denunciare in maniera generica l’assenteismo del personale dipendente dagli uffici del Comune di Alghero. Mesi di controlli e verifiche, portate avanti dai finanzieri con appostamenti, pedinamenti e l’utilizzo di telecamere installate in modo da riprendere i movimenti attorno alle apparecchiature “marcatempo” degli uffici comunali, avevano consentito di individuare alcuni dipendenti che sistematicamente trascorrevano le mattinate fuori dal posto di lavoro, senza timbrare il cartellino all’uscita.

Ci erano voluti alcuni mesi di indagini, ma alla fine i militari della compagnia di Alghero delle Fiamme Gialle, guidati dal capitano Angelomarino Catalano, erano riusciti a incastrare i tre “furbetti del cartellino” con poca voglia di lavorare. A gennaio per due impiegati era arrivata la sospensione dal lavoro su disposizione del giudice delle indagini preliminari del tribunale di Sassari. Il terzo indagato dopo l’interrogatorio reso a Sassari davanti al sostituto procuratore Giovanni Porcheddu, titolare dell’inchiesta – aveva provveduto ad autosospenders, chiedendo e ottenendo dal Comune un periodo di aspettativa non retribuita.

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